Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] cade in italiano e romeno, ma continua a essere pronunciato avanti a vocale «numero», v[e]ntoso «evento atmosferico»
f[o]rense (da f[ɔ]ro), f[o]rato (da f[o]ro)
In sillaba atona finale la / di posizione perché la sua funzione è garantire un’alternanza ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] nell’articolo femminile plurale: napol. [o ˈfjerːə] (arnese) ~ [o ˈfːjerːə] (materia), come e fémm[ənə] < illaec feminae (o - Alle prime due persone del plurale, in tutte le funzioni sintattiche, si trovano i continuatori di nōs > noi e vōs > ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] come la vittoria di lui / lei in funzione di soggetto su egli / ella (Vanelli in far trascurare gli elementi di continuità con la lingua della tradizione, Salamanca, 24-30 septiembre 2001), editadas por F. Sánchez Miret, Tübingen, Niemeyer, 5 voll ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] strutture marcate hanno la funzione di mettere in di Fellini è sottoposto a domanda, mentre tutto il resto continua a rimanere valido:
(9) c. è di Fellini, un film di Fellini [... ho fatto una passeggiata]
f. non è vero che era un film di Fellini ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] è la sola praticabile; un pendìo piuttosto erto, ma uguale e continuato; a prati in alto; nelle falde a campi, sparsi qua e f) l’aspetto grafico del testo (Sabatini 19902: 637).
Questa categoria raccoglie tre classi che, benché svolgano funzioni ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] L'elemento nominale sá di sá-dug4 funziona dal punto di vista grammaticale come un bilingui risalgono alla metà del III millennio e continuarono a essere composti fino al I sec. a
Albright 1934: Albright, William F., The vocalization of the Egyptian ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] permettono di escludere che la funzione dell’avverbio sia quella di per i parlanti ci fosse mai dubbio sulla loro continuità. Una parola come homo, che sicuramente risuonava nell alla specifica voce ➔ anglicismi.
(f) Esotismi e orientalismi. Sotto ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] e cede parte delle sue funzioni alle lingue del parlato solo vivea in grande paura, sonando al continuo per la città tutte le campane delle nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET, pp. 402-461.
Serianni, ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] «una voltetta»).
La funzione comunicativa è costantemente in sbatacchiali, ecc., e naturalmente le continue interiezioni: beh, oh, eh, Journal de voyage, édition presentée, établie et annotée par F. Garavini, Paris, Gallimard.
Pound, Ezra (1985), ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] prima, il codice verbale funziona: cioè, il cervello che lo possiede funziona in virtù degli stessi pensava che il movimento manuale variasse continuamente, come l'altezza e l' Bibliografia
Armstrong 1995: Armstrong, David F. - Stokoe, William C. ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...