DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] a Pitti e altrove).
Tra i numerosi tabernacoli, per lo più con funzione di ciborio, della bottega del D. si segnalano, oltre ai due autografi di livello diverso, e una produzione talvolta piuttosto monotona. Sembra però che l'iterazione di tipologie ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] e passiva devozione filiale, e d'invocazioni, ripetute con pari monotona insistenza, "à Dieu, à la Vierge et à S. Antoine S. Chiara, sostituendo l'abolito Collaterale, ne ereditò funzioni e prestigio: ma durante il primo decennio del regno ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] salire sulla cattedra di Arturo Graf per leggere "con voce grave e monotona" i propri versi. Portava con sé una coscienza della sua origine, per le scuole, Il Piccolissimo, soprattutto in funzione antisocialista, costituì un comitato per l'aiuto ai ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] logiche, o di due retoriche: l'inconscio ha un funzionamento confusivo, caratterizzato cioè dall'instabilità assoluta delle proprie unità e riferimento a una 'retorica ristretta', e comunque più monotona di quella freudiana. Forse è questo il limite ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] K 478 inciso nel 1965, e la costante, anche monotona, ricerca di un equilibrio tra le diverse pulsioni di in occasione dei suoi 80 anni, si è chiesto quale sia la ‘funzione sociale’ del compositore contemporaneo di musica d’arte, colta, complessa, ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] fronte alla minaccia di un pericolo realistico; questo processo è una funzione dell’Io che se ne serve come di un segnale, dopo inibizione del pensiero sono disturbi che sorgono lenti e monotoni con perdita di iniziativa e di progettualità. L’ ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] tardorinascimentale e nel barocco. "Unità intensa e monotona del linguaggio" che per alcuni versi prelude all decapitazione, dei fasti della corte, soprattutto "la preminenza della funzione del "guardare" nei momenti salienti" (Angelini), richiamano ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] e ricco di qualità, insofferente della disciplina e della vita monotona del chiostro; nel 1765 lo troviamo, infatti, col grado fatto il periodico ufficiale della Cisalpina, aspirava alla funzione di guida e d'ispirazione dell'opinione pubblica in ...
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CONTI, Carlo
Francesco Bussi
Nacque ad Arpino (prov. di Frosinone) il 14 ottobre del 1796; i genitori, Luigi e Maria Ruggieri, di buon casato e condizione agiata, avrebbero voluto che il figlio studiasse [...] 1819-21 il C. esercitò al collegio S. Sebastiano la funzione di "maestrino", avendo come allievi, fra l'altro, F. cantanti, aggiungendo che la nuova opera era in generale monotona, con le sue cabalette; i recitativi obbligati erano accompagnati ...
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BONIFACIO, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Rovigo il 6 sett. 1547 dal nobile rodigino Sebastiano, notaio, cancelliere del vescovato di Adria e dell'Inquisizione, provveditore alle vettovaglie e alla sanità [...] maleficio e come vicario, a Vicenza come vicario. Funzione quella dell'assessore che, anche se non redditizia ("il non sfuggì a Benedetto Croce - tanto nuova nel contenuto quanto monotona nella furia citatoria che la contraddistingue - l'Arte de' ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
muro
s. m. [lat. mūrus] (pl. i muri e, con valore collettivo, le mura). – 1. a. Struttura edilizia parallelepipeda avente le due dimensioni d’altezza e larghezza notevolmente prevalenti rispetto alla terza dimensione (spessore); il termine...