In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] introduzione di nuovi concetti per rendere compatibile il f. con l’analisi empirica: il concetto di equivalente (o sostituto) funzionale, grazie al quale ogni elemento culturale o sociale svolge più funzioni, allo stesso modo in cui una sola funzione ...
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Architetto e urbanista olandese (Groninga 1914 - Rotterdam 1981); esponente di un nuovo funzionalismo che affonda le radici nella tradizione razionalista e in particolare in De Stijl. Dopo aver studiato [...] a Groninga, Amsterdam e Delft, dove insegnò dal 1964, nel dopoguerra B. lavorò all'Istituto superiore di urbanistica di Amsterdam con G. van Eesteren e nello studio di van Tijen: realizzò il centro sociale ...
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Architetto ungherese (Újszentánna, Ungheria, 1873 - Budapest 1956). Si formò in Germania dove, sensibile alle istanze del funzionalismo ma anche a un certo decorativismo, si dedicò soprattutto alla costruzione [...] di teatri (Freie Volksbühne, 1913-14, distrutto nel 1945, poi restaurato, e Die Komödie, 1924, entrambi a Berlino). Emigrato a Tel Aviv nel 1933, costruì il teatro Habimah (1937); dopo il 1945 in Ungheria, ...
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Architetto danese (n. Copenaghen 1893 - m. 1965). Formatosi all'Accademia di belle arti di Copenaghen, s'ispirò alla corrente del funzionalismo internazionale, senza per questo rinunciare alla tradizione [...] danese. Progettò, in collaborazione con P. Stegmann e C. F. Møller, l'università di Aarhus (1931), una scuola a Husum (1949) e molti complessi di abitazione ...
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Nella storia e nella critica architettonica, quel filone che, dagli anni 1930, si contrappone antiteticamente alle correnti razionaliste. Il concetto di organicità, spesso associato o identificato con [...] quelli di funzionalismo, Einfühlung ecc., nel campo dell’architettura moderna ha preso spunto dalle teorie di F.L. Wright che, già nel 1910, considerava o. quell’architettura pensata e progettata come ‘una cosa unica’, capace, quindi, di evitare l’ ...
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O' GORMAN, Juan
Donatella Rodriguez
Architetto e pittore messicano, nato a Coyoacán il 6 luglio 1905, morto suicida a Città di Messico nel gennaio 1982. Allievo di Villagrán García, promotore dell'architettura [...] Orozco e in calle Berna. Negli anni Cinquanta aderì al movimento di Integrazione plastica, che tese a integrare funzionalismo e International style con decorazioni a mosaico e murales. Esempio di questa particolare tendenza è la Biblioteca centrale ...
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Pittore (Varsavia 1898 - Zakopane 1927). Compiuti gli studî all'accademia di Varsavia, esordì con opere d'influenza espressionista; nel 1924, fu tra i promotori del gruppo costruttivista Blok e dell'omonima [...] rivista, attraverso la quale contribuì a diffondere in Polonia i principî del funzionalismo. Si occupò anche di scenografia, grafica, architettura. Sue opere sono conservate al museo di Łódź a Varsavia. ...
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Architetto, urbanista e storico italiano dell'architettura (Orta San Giulio 1923 - Cellatica 2017). Prof. di storia dell'architettura nelle univ. di Firenze, Venezia, Palermo e Roma fino al 1977. Nel dibattito [...] del dopoguerra ha proposto la ripresa metodologica del razionalismo e del funzionalismo ed è stato tra i fondatori (1957) della Società di architettura e urbanistica (SAU). Tra le sue realizzazioni più importanti: quartiere dell'Ente Fiera di Bologna ...
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LEWERENTZ, Sigurd
Emanuele Carreri
Architetto svedese, nato a Bjärtrȧ il29 luglio 1885, morto a Lund il 29 dicembre 1975. Grazie a una straordinaria longevità creativa ha attraversato, con le sue opere, [...] tutte le fasi del modernismo scandinavo: ''realismo nazionale'', ''classicismo nordico'', ''funzionalismo'', ''nuovo realismo'', International Style, ''empirismo''. Ma si tratta di adesioni solo parziali, originate da una posizione singolare, rivolta ...
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Architetto svedese (Stoccolma 1907 - Hamburgsund, Göteborg, 1995). Con S. Backström, con il quale fu titolare di uno studio di architettura a Stoccolma dal 1936, fu un significativo esponente del cosiddetto [...] nuovo empirismo svedese, movimento che dalla fine degli anni Trenta propose, di contro a un funzionalismo astratto, istanze dell'architettura organica con rivalutazione dei materiali locali e attenzione alle esigenze psicologiche. Sia nella scala ...
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funzionalismo
s. m. [der. di funzionale1]. – In genere, tendenza a dare importanza alla funzione più che alla struttura di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità, ad anteporre nell’oggetto di studio il...
funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche f., le qualifiche che, nell’ordinamento...