Botanico (Firenze 1679 - ivi 1737). Privo di una regolare istruzione, grazie alla protezione di Cosimo III e Gian Gastone de' Medici poté dedicarsi agli studî botanici e raggiungere una posizione di prestigio [...] di piante. Descrisse (in Nova plantarum genera, 1729) molte piante nuove e particolarmente funghi: dimostrò per mezzo di colture che le muffe e i funghi si originano dalle spore; per questi meriti si deve considerare quale fondatore della micologia. ...
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Organismo vegetale che vive all’interno di un altro organismo. Alghe endofitiche Alghe uni- o pluricellulari appartenenti a diversi gruppi, le quali si annidano negli strati esterni, più o meno mucillaginosi, [...] alghe o di piante superiori (per es., Lemna). Batteri e. si trovano spesso nella guaina gelatinosa di varie Cianofite. Funghi e. sono, per es., quelli delle micorrize endotrofiche.
In zoologia, parassita, per lo più insetto, che trascorre parte o ...
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Botanico (Bairo 1858 - La Plata 1926); emigrato in Argentina, fu prof. di botanica e direttore dell'Orto botanico a Buenos Aires, poi dal 1885 a La Plata, dove insegnò anche patologia vegetale e fu direttore [...] generale al ministero dell'Agricoltura. Compì numerose esplorazioni in Argentina, alla cui conoscenza botanica contribuì validamente illustrando sia le Fanerogame sia i Funghi. ...
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(o columella) In botanica, asse centrale di certi organi (per es., nell’urna dei Muschi) o asse di alcuni frutti capsulari, nei quali deriva dal prolungamento del ricettacolo fiorale e che persiste dopo [...] il distacco dei carpelli (per es. le euforbie).
Si chiama c. anche il corpo piuttosto cilindrico che sta all’interno del corpo fruttifero di alcuni funghi o di un conidiangio (per es. nei Mucor). ...
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Fitopatologo (Pavia 1878 - Milano 1955); vicedirettore della stazione di patologia vegetale di Roma (1914-26), prof. di patologia vegetale nell'univ. di Milano (1923-53). Ha pubblicato numerosi contributi [...] , floristica ed ecologia vegetale, l'Elenco bibliografico della micologia italiana (1903-12) e il Bollettino bibliografico della botanica italiana (1904-16); descrisse anche varie famiglie di Funghi nella Flora italica cryptogama (1906-43). ...
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Medico e botanico (Monticelli, Milano, 1800 - ivi 1865). Assistente presso l'Istituto botanico di Pavia, in seguito medico nell'Ospedale maggiore a Milano. Lasciò notevoli pubblicazioni sulle Amanite (Tentamen [...] sulle Tuberacee (Monographia Tuberacearum, 1831) e sulle Licoperdacee (Monographia Lycoperdineorum, 1842), ricche, tra l'altro, di magnifiche tavole. Classico è inoltre il suo trattato Descrizione dei funghi mangerecci più comuni dell'Italia (1835). ...
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Biologia
Condizione, innata o acquisita, in base alla quale un organismo è in grado di neutralizzare tutto ciò che gli è estraneo. Il sistema immunitario è un complesso organizzato di cellule e molecole [...] nei confronti dell’introduzione di sostanze a esso estranee (➔ antigene), tra cui microbi (batteri, virus micobatteri, funghi) e macromolecole di tipo proteico o polisaccaridico.
Viene attribuita a E. Jenner la prima descrizione del fenomeno dell ...
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BARLA, Giambattista
Giuseppe Lusina
Nacque a Nizza il 3 maggio 1817; dotato di ricco censo, trascorse quasi tutta la sua vita nella città natale, applicandosi agli studi naturalistici; dal 1865 fu direttore [...] ; nel detto museo si conservano ancora 17 volumi in -40,che contengono disegni e acquarelli. del B., che ritraggono i funghi della provincia di Nizza, inoltre un erbario della flora europea e infine, poiché il B. si occupò anche di zoologia, una ...
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PALEOFITOLOGIA (o paleobotanica)
Giuseppe Lusina
Si aggiorna qui di seguito il capitolo dedicato alla p. nella voce paleontologia (XXVI, p. 53).
Di varî gruppi sistematici si sono estese le conoscenze [...] . Per i singoli gruppi è da notare: microfossili di sicura provenienza vegetale (alghe Cianoficee filamentose e funghi probabilmente Ficomiceti) sono stati riconosciuti nel Carbonico e nel Proterozoico. Delle Dasicladacee è aumentato il numero dei ...
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Botanico (Treviso 1845 - Padova 1920), prof. di botanica all'univ. di Padova; socio corrispondente dei Lincei (1904). La sua fama è legata alla Sylloge fungorum omnium hucusque cognitorum (25 voll., 1882-1931; [...] e A. Trotter), in cui sono raccolte sistematicamente, secondo il criterio sporologico, le diagnosi latine di tutte le specie di funghi conosciute (allora circa 70.000). Si dedicò anche a ricerche di storia della botanica e costituì una collezione di ...
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funga
s. f. [der. di fungo]. – Muffa che si sviluppa su alcune sostanze quali il pane, l’inchiostro, ecc.; è data da funghi dei generi aspergillo, penicillio, ecc.
fungere
fùngere v. intr. [dal lat. fungi] (io fungo, tu fungi, ecc.; pass. rem. funsi, fungésti, ecc.; raro il part. pass. funto; aus. avere). – Esercitare un ufficio, per lo più a carattere provvisorio o temporaneo, o comunque adempiere una...