Guido del Duca
Eugenio Chiarini
Gentiluomo romagnolo, che il poeta incontra in Purgatorio nella cornice degl'invidiosi (Pg XIV 1-126), addossato, con Rinieri daCalboli, alla livida parete, coperto [...] e prossima - aggiunge con impeto d'ispirazione profetica - ad accogliere in Firenze la ferocia sanguinaria di un podestà, FulcieridaCalboli, nipote di Rinieri, sterminatore di quei lupi. A richiesta di D., G. dichiara poi il proprio nome, confessa ...
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lupo e lupa
Luigi Vanossi
lupa. La parola ricorre nel Convivio e nella Commedia, oltre che nel Fiore, dove appaiono prefigurati valori che essa avrà nel poema. Il simbolo biblico del l. occupa un posto [...] : lupi similem dixeris ", Cons. phil. IV III 17). L'immagine sarà ripresa e svolta subito dopo nella profezia delle stragi di FulcieridaCalboli, che appare come cacciator di quei lupi in su la riva / del fiero fiume (v. 59), in uno spettacolo di ...
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Cantinelli, Pietro
Augusto Campana
Autore della più importante e preziosa cronaca romagnola della seconda metà del Duecento, e pertanto testo di fondamentale importanza per la conoscenza di fatti, situazioni [...] sono qui una folla: conte Orso, frate Alberico, Ugolino de' Fantolini, Ranieri e FulcieridaCalboli, Lizio da Valbona, Guido e Alessandro e Aghinolfo e Ildebrandino da Romena, Tebaldello de' Zambrasi, Guido Bonatti, ‛ il Mastin vecchio e il nuovo ...
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carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state [...] in mezzo la caldaia / la carne con li uncin, perché non galli. In senso figurato, in Pg XIV 61, è riferito a FulcieridaCalboli, che diventa cacciatore dei Fiorentini (i lupi) e vende la carne loro essendo viva. Peculiare del ‛ comico ' dantesco è l ...
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vendere
Alessandlo Niccoli
Ricorre in tutte le opere, meno che nella Vita Nuova, con il valore e in usi estensivi o figurati tuttora vivi. Appare nel Fiore; manca anche nel Detto.
Gli esempi di uso [...] 14.
Un severo sdegno morale suggerisce l'uso del verbo in due esempi: quando Guido del Duca predice le atrocità che FulcieridaCalboli commetterà contro i Fiorentini di Parte bianca (Pg XIV 61 Vende la carne loro essendo viva); nella severa condanna ...
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Mainardi (Manardi), Arrigo
Eugenio Chiarini
Discendente di un'antica famiglia di origine ravennate trapiantata a Bertinoro (la prima forma del cognome è attestata dai codici settentrionali, nonché da [...] M. e di molti altri di Parte ghibellina (Ann. Caes.), e fu poi amico di FulcieridaCalboli (Pg XIV 58-66) e di Malatestino dei Malatesta (If XXVIII 85). Da ciò si dovrebbe arguire ché la famiglia del v. 113 non è facilmente identificabile con i M ...
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pregio (prezzo)
Domenico Consoli
Del suo capostipite latino pretium (Cv I IX 3 sì come non si dee chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla per prezzo, unica occorrenza in questa forma, [...] di p. ' e ‛ dar p. ', il primo corrispondente a " togliere a sé la buona fama ", come fece, nel caso specifico, FulcieridaCalboli con i suoi crimini disumani (Pg XIV 63), il secondo a " dar lode ", " esaltare ": Così fer molti antichi di Guittone ...
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Polifemo
Giovanni Reggio
Mitico ciclope, figlio di Posidone e della ninfa Toosa. Rappresentato nell'Odissea come rozzo e bestiale, la sua figura passa, dopo un progressivo raffinamento nell'età alessandrina, [...] per la probabile cronologia dell'egloga, sia per alcuni precisi particolari storici, sembra quella d'identificare P. con FulcieridaCalboli (v.), che occupò la carica di podestà di Bologna nel semestre luglio-dicembre 1321, e la cui nomina avvenne ...
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sanguinoso
Alessandro Niccoli
Pur essendo attestato solo quattro volte, ricopre un'area semantica più ampia di quella occupata nell'italiano moderno, perché è usato anche in accezioni per le quali oggi [...] Martino IV ad assediarla. Durante la sua podesteria fiorentina del primo e secondo semestre del 1303, FulcieridaCalboli aveva lasciato trista fama di sé per le feroci angherie e persecuzioni con le quali aveva infierito contro ghibellini e guelfi ...
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annunzio
. Nei tre luoghi della Commedia in cui appare, il sostantivo ha sempre propriamente il valore di " predizione ": l'annunzio di dogliosi danni (Pg XIV 67) è la predizione di Guido del Duca dei [...] delitti che commetterà FulcieridaCalboli. Delle Arpie si ricorda che cacciarono i Troiani dalle Strofadi con tristo preferibile, sulla scorta dell'intero contesto, e confortata del resto da codici autorevoli (cfr. Petrocchi, Introduzione 199, e ad l ...
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rinselvarsi
v. rifl. e intr. pron. [der. di selva, con i pref. r- e in-] (io mi rinsélvo, ecc.), letter. – 1. Rientrare nella selva, per lo più con l’idea di trovarvi un rifugio o un nascondiglio: L’astuto lupo vie più si rinselva (Poliziano);...