Castellano, Franco
Sergio Bassetti
Sceneggiatore e regista cinematografico e televisivo, nato a Roma il 20 giugno 1925 e morto ivi il 28 dicembre 1999. Autore che con alterna fortuna ha tentato la difficile [...] dei 'telefoni bianchi'.
La sua formazione avvenne, come del resto per altri sceneggiatori e registi della sua generazione, nella fucina della testata satirica "Marc'Aurelio", dove fu vignettista sotto la guida di M. Marchesi e dove incontrò il suo ...
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Jakubisko, Juraj
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Kojšov, il 30 aprile 1938. Considerato il più importante regista slovacco, l'anima surrealista-visionaria del cinema della [...] 1960 alla FAMU (Facoltà di cinema dell'Accademia delle Muse) di Praga si ritrovò nell'ambiente che sarebbe stato la fucina della Nová Vlna cecoslovacca. Si fece subito notare con i cortometraggi Mičanie (1962, Mutismo) e Dážd′ (1965, Pioggia), ma fu ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] celebrazione e il rigoroso rispetto del genere sono stati gli elementi qualificanti di un cinema che si imponeva come fucina centrale dello spettacolo e della spettacolarizzazione di ogni evento, di ogni situazione, di ogni sentimento: un cinema che ...
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Carlos, Wendy (già Walter)
Paolo Patrizi
Musicista statunitense, nato a Pawtucket (Rhode Island) il 14 novembre 1939. A trentadue anni C. ha cambiato sesso, modificando il suo nome da Walter in Wendy. [...] segnò il vero passaggio di C. nel cinema, pur avendo egli già composto le musiche per alcuni cortometraggi prodotti da quella fucina di talenti underground che fu la factory di Andy Warhol: un incontro sfociato in A clockwork orange e, più tardi, in ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] e scenografo in Luč smerti (1925; Il raggio della morte).
Formatosi alla scuola psicologica di Gardin e poi in quella fucina esplosiva che fu il Laboratorio sperimentale di Kulešov, P. intorno al 1925 iniziò a lavorare per il Mežrabpom-Rus′, una ...
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La dolce vita
Leopoldo Santovincenzo
(Italia/Francia 1959, 1960, bianco e nero, 178m); regia: Federico Fellini; produzione: Giuseppe Amato per Ria-ma/Pathé/Gray; soggetto: Federico Fellini, Tullio Pinelli, [...] analisi sociologica. Eppure La dolce vita è davvero il film spartiacque di cui si è parlato. Innanzitutto rappresenta l'autentica fucina della mitologia felliniana: è con La dolce vita che nascono la leggenda del set felliniano come circo, la cattiva ...
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Otac na službenom putu
Alberto Crespi
(Iugoslavia 1985, Papà è in viaggio d'affari, colore, 136m); regia: Emir Kusturica; produzione: Mirza Pašić per Forum Sarajevo; sceneggiatura: Abdulah Sidran; fotografia: [...] stata edificata la fragile 'tregua' della Iugoslavia di Tito. Kusturica ha spesso parlato del proprio paese come di una fucina di violenze reciproche che Tito aveva in qualche modo anestetizzato: morto il garante della convivenza pacifica, tutto era ...
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FERRARIS, Sebastiano Augusto (Arrigo Frusta)
Francesco Bono
Nato a Torino il 26 nov. 1875 da Vittorio e da Olimpia Perussia, seguì inizialmente le orme del padre - notaio come già il nonno e il bisnonno [...] letterarie italiane e straniere. Da alcune ballate di F. Schiller il F. trasse i film L'ostgggio (1909), L'andata alla fucina (1910) e lo stesso anno Il guanto, progetto che gli fu particolarmente caro e tra i primi film in cui vennero utilizzati ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] , Ernst Lubitsch e l'ingiustamente dimenticato René Clair, la mancanza del parlato si rivelò, infatti, stimolo di una fertile fucina di invenzioni: Lubitsch riuscì a portare splendidamente sullo schermo nel 1925 la c. di O. Wilde Lady Windermere's ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] corrispondeva all'adozione di un cifrato linguaggio rivoluzionario. Dall'altro vi fu la trasformazione del 'gruppo' in una fucina che, attorno al nome di Visconti e sventolando la bandiera del verghismo, tentò di realizzare dapprima I Malavoglia (di ...
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fucina
s. f. [lat. officīna: v. officina]. – 1. a. Laboratorio nel quale si compiono lavori di fucinatura, sia a mano sia per mezzo di magli e di presse: Dagli atrii muscosi, dai Fori cadenti, Dai boschi, dall’arse f. stridenti (Manzoni)....
fucinabile
fucinàbile agg. [der. di fucinare]. – Di materiale che si presta ad essere lavorato per fucinatura. In siderurgia, ferro f., denominazione, oggi poco usata, dei prodotti siderurgici a basso tenore di carbonio che, a differenza delle...