FUCIGNA (Fusina, Fucina), Andrea
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Carrara da Pietro tra il 1658 e il 1661 (come si può ricavare dagli Stati delle anime di S. Spirito in Sassia e dal testamento), [...] forse da una famiglia di artigiani o scultori. Si hanno infatti notizie di un Giulio Fucigna attivo nella seconda metà del Seicento nella certosa di Calci, presso Pisa (Thieme - Becker, XII, p. 552).
Il ...
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KEDALION (Κηδαλίων)
E. Joly
Demone maestro nell'arte della forgia a cui Hera affidò Efesto, perché lo ammaestrasse (Scholia Il., xiv, 296). Essendo giunto a Lemno alla fucina di Efesto Orione, accecato [...] da Oinopion, K. lo condusse là dove il sole si leva perché la luce gli rendesse la vista. In Luciano (De dom., 28) è descritta una pittura raffigurante Orione cieco che reca sulle spalle K. che lo guida ...
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Pittore (Liegi 1594 - ivi tra il 1660 e il 1665), fu nello studio di P. P. Rubens, ad Anversa (1612-14); dimorò poi a Roma, Napoli e Venezia; tornò a Liegi nel 1624, fondandovi la scuola locale del sec. [...] 17º. Dipinse quadri mitologici (La fucina di Vulcano, 1615, Liegi, Museo), religiosi (La visita di Paolo V alla tomba di s. Francesco, 1627, Liegi, convento dei Minori), storici, ritratti (a Monaco, Liegi, Düsseldorf). Nelle prime opere si notano, ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La toreutica e l'oreficeria
Laura Buccino
La toreutica
Le colonie dell’Occidente greco erano celebri per la produzione di manufatti di bronzo, ma anche [...] di metalli preziosi, oro e argento. Non a caso la fucina di Efesto, il dio del fuoco e della metallurgia, nella quale lavoravano i Ciclopi, era localizzata secondo il mito proprio in Sicilia, nell’Etna. Da maestri greci provenienti dalla madrepatria ...
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Pittore, illustratore e decoratore finlandese (Pori 1865 - Stoccolma 1931). Studiò a Helsinki e a Parigi (1884-89), e qui fu influenzato da J. Bastien-Lepage (Sauna, Ateneumin di Helsinki, Vecchia con [...] a ispirarsi per le sue opere specialmente all'epopea nazionale del Kalevala e alle leggende nazionali: Aino (1890), La fucina del Sampo, Ateneumin Taidemuseo di Helsinki, 1893; La partenza di Kullervo per la guerra, palazzo degli Studenti a Helsinki ...
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DA RONCO, Roberto (pseudon. Berto da Cogolo)
Giancarlo Volpato
Nacque a Cogollo di Tregnago (prov. di Verona) il 9 sett. 1887 da Benvenuto e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la famiglia [...] giovane D. fu quasi una necessità; in questo borgo solitario ai piedi dei monti, il D. imparò dal padre l'uso della fucina, dell'incudine, del martello e del maglio; frequentò la scuola d'arte di Soave dove apprese il disegno, la sbozzatura del marmo ...
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Nome di famiglia, usato talvolta anche come firma collettiva, di tre fratelli, pittori: Antoine (Laon 1588 circa - Parigi 1648), Louis (Laon 1593 circa - Parigi 1648), Mathieu (Laon 1607 - Parigi 1677). [...] invece al prevalere della personalità di Louis la maniera più ampia e vigorosa di un secondo gruppo al quale appartengono La fucina, La carretta (1641), Pasto di contadini (1642), il Corpo di guardia o La tabagie (1643) del Louvre, Quattro figure a ...
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DOVERI, Lorenzo
Mario Bencivenni
Nacque a Pisa il 10 ag. 1799 da Alessandro e da Reina di Antonio Martini e fu battezzato il 12 dello stesso mese presso la primaziale (Pisa, Arch. della parrocchia primaziale [...] , ad annum; Il Mangia, ad annum).
L'insegnamento svolto presso quella che può essere considerata una vera e propria fucina del "purismo senese" costituì l'impegno professionale più rilevante e prestigioso del D. e contribuì a formare gran parte della ...
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CURTI, Bernardino
Adalgisa Lugli
Figlio di Genesio, nacque a Reggio Emilia il 5 dic. 1611. La sua attività prevalente consistette nel riprodurre, mediante l'incisione, opere di artisti emiliani e in [...] con l'invenit del Guercino. Di questa attività per il vescovo reggiano restano inoltre alcuni fogli sciolti: una Venere nella fucina di Vulcano da Annibale Carracci, firmata per esteso e datata 1643, con dedica a Carlo Calcaneo; l'Ecce Agnus Dei ...
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FANELLI, Virgilio
Adele Condorelli
Figlio dello scultore Francesco e della prima moglie di questo, Lucrezia, di cui presumibilmente era il primogenito essendogli stato imposto il nome del nonno paterno, [...] continuò ad esercitare l'arte del padre e che il 20 ag. 1669 ottenne la licenza di tenere in casa sua "fucina, mantice e altri ordegni necessari al suo mestiere". L'Oretti (XVIII sec., p. 175) scrive che Francesco "disegnava molto bene, applicandosi ...
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fucina
s. f. [lat. officīna: v. officina]. – 1. a. Laboratorio nel quale si compiono lavori di fucinatura, sia a mano sia per mezzo di magli e di presse: Dagli atrii muscosi, dai Fori cadenti, Dai boschi, dall’arse f. stridenti (Manzoni)....
fucinabile
fucinàbile agg. [der. di fucinare]. – Di materiale che si presta ad essere lavorato per fucinatura. In siderurgia, ferro f., denominazione, oggi poco usata, dei prodotti siderurgici a basso tenore di carbonio che, a differenza delle...