Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] si assiste, attraverso lo studio delle fonti, i rilievi e l’interpretazione dei monumenti antichi, a 19° sec. in relazione ad affinità e opposizione al romanticismo, Prerogativa principale dello stile classico fu l’interesse per la musica strumentale ...
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Musicista (Raiding, Sopron, 1811 - Bayreuth 1886). Studiò con C. Černy, A. Salieri, F. Paër e A. Reicha. Ventenne, fu spinto dall'ascolto in concerto di N. Paganini a rinnovare la propria arte pianistica, [...] affettivamente alla contessa Sofia d'Agoult dalla quale ebbe tre figli (fra i quali Cosima sposa a H. von Bülow, poi a R. Wagner). e soprattutto del compositore. Come pianista L. fu il primo ad avere la nozione precisa delle complete risorse dello ...
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Compositore tedesco (Zwickau, Sassonia, 1810 - Endenich, Bonn, 1856). Tra i massimi esponenti del romanticismo musicale tedesco, la sua produzione è improntata ad esprimere una poetica lontana da suggestioni [...] op. 28 (tutta musica pianistica) e 4 fascicoli di Lieder, forse i più belli. Nel 1840 sposò Clara Wieck, pianista di valore, che gli fu compagna preziosa. Non meno intensi e fruttuosi furono i quattordici anni dal 1840 al 1854, benché tormentati dall ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] e del Chirurgo. Il mito di Adone fu uno dei temi preferiti dall’arte del Rinascimento Ad Atene si esponeva un simulacro della divinità su un apparato funebre, oggetto di manifestazioni di cordoglio. Nel corso delle cerimonie venivano impiegati i ...
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Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] del testo e richiamata con numeri o lettere posti ad altezza di esponente. La numerazione per le n. ausiliario che fissa la terminazione. I segni sono costituiti da linee dritte sede della cancelleria longobarda; fu specialmente usato dai notai dell ...
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Città degli USA (311.853 ab. nel 2008), in Louisiana, estesa sul delta del Mississippi e lungo le sue rive, a 90 km dal Golfo del Messico. La città si è sviluppata tra la sponda sinistra del fiume (dal [...] un considerevole ruolo economico: i settori in espansione, accanto al rimase ai Francesi sino al 1763, quando fu ceduta alla Spagna; tornata ai Francesi nel in ogni occasione pubblica e privata, fino ad assumere una forma estetica compiuta con K. ...
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Strumento musicale ad aria, costituito da una serie di canne in cui viene immessa, per mezzo di un mantice o altro meccanismo, aria che le fa vibrare, con un’emissione di suoni regolata da tastiere e pedaliera; [...] cui si abbia notizia è l’hydraulos, o. ad acqua comunemente attribuito a Ctesibio d’Alessandria: sua all’abbandono completo. I primi o. ricomparsi in seguito venivano da Bisanzio; l’arte organaria, per tutto il Medioevo, fu coltivata dai monaci.
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(irland. Oisin) Leggendario guerriero e bardo gaelico, figlio di Finn (o Fingal, secondo la forma adottata nel 18° sec. da J. Macpherson), che si suppone vissuto nel 3° sec. d.C.
Con il nome di ciclo [...] di Fingal e di Temora e tra i poemi più brevi Carthon e Dar-thula, . fu accolto in Europa con entusiasmo quasi unanime: si può dire che non vi fu grande cui traduzione in endecasillabi sciolti parve ad alcuni perfino superiore all’originale (Fingal ...
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Poeta, drammaturgo, musicista e filosofo indiano (Calcutta 1861 - ivi 1941). Considerato una delle figure più rappresentative dell'India moderna, si fece portavoce di un messaggio di armonia universale [...] che valica i confini tra razze e popoli. Tra le sue opere più note Gītāñjali (1912; trad. it. Gitanjali. Offerta di canti, 1914), noto filantropo. Rabindranāth fu (dal 1877) per un certo tempo in Inghilterra, ove attese ad approfondire la sua ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] Huygens, E. Torricelli. Come teologo, fu legato alla tradizione scolastica, ma per i suoi molteplici interessi scientifici si mostrò aperto a G. Galilei e a P. Charron, messi insieme ad altri "novatori" considerati "atei" e "libertini") in ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...