Statista ottomano (İstanbul 1815 - Nizza 1869). Medico, esercitò a Tripoli di Libia (1834-37), poi fu dragomanno nell'amministrazione della Porta. Fu più volte ministro degli Esteri (1852, 1855, 1858, [...] 1861, 1867) e gran visir (1861-66), riuscendo abilmente a evitare, o limitare, l'intervento delle grandi potenze in varie questioni (Serbia, Creta, Libano). Sono legate a lui importanti riforme liberali ...
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Sultano turco ottomano (1830-1876). Salì al trono nel 1861 e assecondò in un primo tempo il movimento di riforma in cui già da un ventennio era entrata la Turchia. Ebbero quindi il suo appoggio dapprima [...] liberali Fu'ādPascià e ῾Alī Pascià, sotto cui fu riordinata l'amministrazione dello stato, fu fondata la Banca ottomana e istituiti tribunali moderni. Ma successivamente ῾Abd ul-῾Azīz dette il suo favore a elementi reazionarî (Maḥmūd Nedīm Pascià) e ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] proclamazione del Regno indipendente d’E., sotto Fu’ād. L’E. s’ispirò per la politica al modello parlamentare europeo, diviso fra la Corona e i partiti politici (in primo luogo il Wafd, fondato da Zaghlūl Pascià e rimasto a lungo in primo piano nella ...
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Uomo politico egiziano (Il Cairo 1876 - ivi 1965). Leader del partito Wafd alla morte di Zaghlūl Pascià (1927), primo ministro nel 1928 e nel 1929-30, dovette dimettersi in entrambi i casi per contrasti [...] con re Fu'ād, contrario alle riforme costituzionali richieste dal Wafd. Tornato al potere nel 1936, N. negoziò il trattato di alleanza anglo-egiziano (ag. 1936) che annunciava la fine dell'occupazione britannica dell'Egitto, salvo la zona del Canale ...
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Il regno di F., che aveva superato la difficile prova della guerra, non resistette alla grave crisi di regime che colpì l'Egitto dopo la disgraziata partecipazione alla campagna contro Israele (v. egitto: [...] , F. dovette dare l'incarico di governo ad Aly Maher Pascià (24 luglio); il 26, dopo aver posto in assedio la corte di Alessandria, residenza estiva del re, Nagīb impose a F. l'abdicazione in favore di Aḥmed Fu'ād II, il figlio di appena sei mesi ...
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Nato al Cairo l'11 febbraio 1920, salì al trono nel 1936 alla morte del padre Fu'ad, ma data la sua minore età le prerogative sovrane furono esercitate da un consiglio di reggenza fino al 29 luglio 1937, [...] il giovane re prestò giuramento costituzionale davanti al Parlamento. Il 20 gennaio 1938 sposò la figlia di Dhū l-Fiqār Pascià, Farīda. Abile, energico e colto, ha saputo guadagnarsi larga popolarità, non solo nelle masse egiziane, ma in tutti i ...
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Uomo di stato ottomano (n. Costantinopoli 1815 - m. 1871); fu ambasciatore in varie capitali europee, e poi ministro degli Esteri, presidente del consiglio delle riforme durante la guerra di Crimea, delegato [...] al Congresso di Parigi del 1856, e Gran Visir. Con Fu'ād e Rashīd Pasciàfu una delle figure politiche più importanti della Turchia nel periodo delle riforme (tanẓīmāt), di cui fu caldo fautore, per fondere l'impero in una salda unità politica ...
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Nahhas Pasha, Mustafa
Politico egiziano (Il Cairo 1876-ivi 1965). Leader del partito Wafd alla morte di Zaghlul Pascià (1927), primo ministro nel 1928 e nel 1929-30, dovette dimettersi in entrambi i [...] casi per contrasti con re Fu’ad, contrario alle riforme costituzionali richieste dal Wafd. Tornato al potere nel 1936, ; le violente agitazioni nazionaliste organizzate dal Wafd indussero Faruq ad allontanare per l’ultima volta N. dal governo nel 1952 ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] delle riforme (tanẓīmāt edebiyātı), i cui corifei sono ‛Ākif Pascià, Ibrāhīm Shināsī, e soprattutto N. Kemāl, vero rinnovatore mostre, dal 1923, anche ad Ankara. Nel 1933 il gruppo D, fondato da N. Berk, fu punta dell’avanguardia in Turchia ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] le rivolte, fra cui quella di ‛Alī Tepeleni, pascià di Giannina, che riuscì a rendersi di fatto indipendente finché nel 1924 Zogu riuscì ad assicurarsi il potere. Appoggiandosi decisamente all’Italia (1927), Zogu fu quindi eletto mbret, cioè ...
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pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare il p.; la vita dei p.; l’adorazione dei...