GATTILUSIO, Palamede
Enrico Basso
Figlio quartogenito di Jacopo (Francesco II) di Lesbo, nacque probabilmente nell'ultimo decennio del XIV secolo a Mitilene. I Gattilusio, di origine genovese, erano [...] di Imbro, strategicamente importantissima, per concessione di Costantino XII.
Tali successi, ottenuti in maniera del tutto pacifica, erano frutto dell'abile politica del G. il quale, grazie alla sua parentela con la casa imperiale dei Paleologi più ...
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LOTTI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque a Barberino di Mugello nel 1444 circa da Andrea di Lotto di Salvi, piccolo proprietario-coltivatore, che saltuariamente faceva anche il mulattiere sui valichi appenninici [...] discreta familiarità con i classici, specialmente Cicerone; ma soprattutto l'uso della scrittura cancelleresca all'antica, frutto della riforma grafica voluta dagli umanisti. In grazia di questi requisiti, nell'aprile-maggio 1469 divenne cancelliere ...
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CORSO, Giacomo
Franca Petrucci
Nacque in Corsica nell'ultimo quarto del sec. XV. Il Livi ventila la possibilità che il C., noto con il soprannome derivato dalla sua provenienza isolana, possa essersi [...] ad un accordo, ma i loro approcci furono respinti e la battaglia si riaccese. Un disordinato attacco dei Genovesi fruttò loro la riconquista di alcune posizioni, ma la preponderanza numerica e la maggior disciplina dell'esercito francese ebbero ben ...
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Benedetto da Norcia, santo
Fondatore dell’ordine benedettino e patriarca del monachesimo occidentale (Norcia 480 ca.-Montecassino dopo il 546). Fu autore della Regola monastica che prescrive povertà, [...] re, stupefatto, decise di comportarsi con giustizia. La Regola benedettina, pilastro della vita monastica occidentale e frutto di esperienza personale a lungo maturata, fu probabilmente ispirata a un testo precedente. All’inizio non particolarmente ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] società americana. In entrambi i tomi traspare la medesima preoccupazione: che la composizione sociale atomistica, principale frutto dell'eguaglianza delle condizioni, favorisca irrimediabilmente, attraverso un conformismo di massa, il sorgere di un ...
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Scrittore e uomo politico, nato a Nikšič (Kolašin) il 12 giugno 1911 da una famiglia della piccola nobiltà montenegrina. Entrato nel Partito comunista iugoslavo (1932) durante gli studi all'università [...] , The unperfect society. Beyond the new class (1969) si stacca risolutamente dal marxismo; appare, comunque, come un frutto tardivo della letteratura sociologica sulla fine delle ideologie e sulla convergenza dei due sistemi: la crisi del comunismo ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] le potenze, ma al G. questo non interessava, proiettato com'era verso un futuro di pace e fratellanza che immaginava frutto possibile dell'accordo tra tutte le nazioni della terra. Gli premeva piuttosto usare il proprio potere di parola per dare voce ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Strumenti scientifici
Mara Miniati
Nei secc. 16° e 17° la produzione italiana di strumenti era tra le più ricche e varie d’Europa. Fu un periodo caratterizzato da una ricerca affannosa di strumenti [...] cinema.
Siamo ancora nel mondo della meraviglia: gli strumenti che servono per compiere esperienze o che sono il frutto di ricerche, sono anche ‘spettacolari’, divertono e stupiscono. È qui, nella ‘tecnica curiosa’, la quale riprende antiche proposte ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] argomenti meno pericolosi di storia puramente locale e a riservare a sé e ai suoi amici - sempre più numerosi - il frutto dei suoi studi. Nascono così in questi anni i cinquantasei ponderosi volumi delle sue Miscellanee (Siena, Bibl. Comunale, C IV ...
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MAGALOTTI, Alberto
Elisabetta Scarton
Nacque intorno al quarto decennio del XV secolo. Si ignora il nome dei genitori del M., che si firmò sempre "Albertus Magaloctus de Urbisveteri", senza indicare [...] ; il 22 agosto era a Senlis, da dove scrisse in favore del Panigarola per spiegare che il congedo del collega era solo frutto de "lengue captive", e il 27 agosto, mentre si trovava con la corte a Noyon, stilò per lo stesso Panigarola una lettera ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...