PAPPALETTERE, Simplicio
Andrea Ciampani
(al secolo Giuseppe). – Nacque a Barletta il 7 febbraio 1815, secondogenito di Ettore e di Aurora Palmieri.
Di famiglia illustre, fu avviato agli studi presso [...] il mondo ecclesiastico romano e con l’aristocrazia europea, mise in luce una vivace intelligenza e un tratto signorile frutto della sua posizione sociale e della colta formazione. Dal 1856 fu ascritto tra i consultori della Sacra congregazione dell ...
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EGIDIO da Milano (al secolo Giovanni Savini)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Ambrogio, il 29 ag. 1836, da Carlo Savini e da Carolina Zerbi, di famiglia benestante e di civile [...] affinché facessero altrettanto, con risultati spesso significativi: fu grazie a lui (era generosissimo delle sue scoperte e del frutto delle sue ricerche, e non amava molto scrivere) che videro la luce i quattro volumi di Annali cappuccini del ...
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GOTEBOLDO
Luigi Andrea Berto
La data della sua nascita è sconosciuta e l'unica notizia che si ha sulla sua vita prima dell'elezione a patriarca di Aquileia, avvenuta nel 1049, è fornita dal cronista [...] nulla, però questa sentenza rappresentava un duro colpo per il prestigio del patriarca di Aquileia. Si è ipotizzato che essa fosse frutto dell'attrito esistente tra Leone IX e G., il quale non aveva aiutato molto il papa nella sua lotta contro la ...
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CARAFA, Maria
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Nacque nel 1468, primogenita del nobile napoletano Giovanni Antonio, conte di Montorio, e di Vittoria Camponeschi.
Il 24 dic. 1490, quando era già stata [...] monastero della Sapienza, nel suo rapporto di parentela col futuro papa, cui fu legata da profonda consonanza affettiva. Frutto di ciò è un fitto epistolario ricco di confidenze, sfoghi, consigli, riflessioni, che rappresenta una fonte preziosa per ...
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FONTANA, Bartolomeo
Lucia Antonelli
Nacque a Venezia intorno al 1510 da Luigi, commerciante. Gran parte delle notizie sulla sua vita ci sono giunte grazie a un fascicolo conservato nell'archivio del [...] cinquecentesco arricchito da una forma letteraria sconosciuta alle versioni precedenti di questo stesso genere, in quanto è il frutto di una nuova mentalità: quella stessa mentalità che spinge il pellegrino F. a osservare con uno sguardo privo ...
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BERNARDO
Maria Grazia Mara
La prima notizia di B., vescovo di Ascoli Piceno, che un'antica tradizione chiama "Romano", ci è data da un diploma di Enrico III del 13 luglio 1045, che confermava i donativi [...] successore Stefano.
Sembra che sotto il vescovato di B. i beni della Chiesa ascolana avessero ricevuto un notevole incremento: frutto di quella opulenza potrebbe essere l'episodio di quel pastorale di metallo prezioso, il cui uso, da lui introdotto ...
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CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] effetti su i "dotti" e il "basso volgo" e, in più, risultò modello "molto utile a' predicatori". Ed era questo "il gran frutto" che il Ceva era sicuro d'ottenere "da un'opera sì salutare e divota".
La raccolta complessiva dei testi del C. esce, col ...
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FIESCHI, Bonifacio
Thérèse Boespflug
Nato in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII da Ugolino, apparteneva al ramo parmense della famiglia dei conti di Lavagna, meno conosciuto di quello genovese [...] Imola, convocato dall'Eppe e da G. Durand, vicario "in spiritualibus", ratificò in presenza del F. i risultati acquisiti, frutto di una collaborazione tra le forze presenti sul posto, locali e curiali, guelfe e angioine. Il bilancio poteva sembrare ...
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MANFREDI da Vercelli
Edoardo Fumagalli
Originario di Vercelli, nacque nei primi decenni della seconda metà del XIV secolo; Creytens riteneva infatti M. già "très avancé en âge" (p. 173) negli anni 1420-25. [...] : in particolare, lo si è detto inquisitore, ma la qualifica, che risale alla cronaca di Alberto da Castello, è solo il frutto di una confusione con Manfredi da Parma, vissuto un secolo prima (cfr. Creytens, pp. 194 s. e soprattutto Rusconi, 1977, p ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] tali motivi accennati nella prefazione sono sommersi, nell'opera, da un denso argomentare tradizionale, in cui tuttavia èmessa a frutto dall'A. la conoscenza dell'ebraico e delle lingue orientali.
Nel chiuso ambiente conventuale, dopo l'esperienza in ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...