CHIARUGI, Giulio
Arnaldo Cantani
Nacque a Castelletto di Chiusdino (Siena) il 28 genn. 1859 da Pietro, modesto artigiano, e da Elisa del Puglia. A Siena compì gli studi propedeutici e frequentò i primi [...] circa ottanta pubblicazioni, il C. riuscì a operare la sintesi dei vari orientamenti, dimostrando la necessità di mettere a frutto gli apporti combinati dei vari metodi al fine di indirizzare la disciplina in senso sperimentale, quale premessa per l ...
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CORTESI, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Bologna nel 1553 o 1554, da famiglia umile e povera di origine cittadina. Tra i suoi antenati troviamo Giovanni, uno degli anziani del Comune bolognese, [...] dalla Toscana e dall'Emilia per ripulire la regione da briganti e banditi; la sua opera di medico e chirurgo gli fruttò, oltre a 900 scudi con cui poté sopperire alle esigenze sue e della numerosa famiglia, una preziosa esperienza sulle ferite al ...
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LEPROTTI, Antonio
Luigi Maria Fratepietro
Nacque a Correggio, presso Reggio nell'Emilia, il 1° nov. 1685 da Gianfrancesco, medico come già altri componenti della famiglia, e membro del Consiglio cittadino, [...] cui Davia voleva dare nuovo slancio, e di dirigere l'accademia scientifica fondata da questo.
Il L. poté mettere a frutto l'esperienza maturata in seno all'Accademia degli Inquieti (divenuta nel 1714 Istituto delle scienze di Bologna), improntando lo ...
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BASTIANELLI, Raffaele
Domenico Celestino
Nato a Roma il 26 dic. 1863, frequentò la facoltà di medicina all'università di Roma, dove si laureò nel luglio 1887 presentando una tesi Sui movimenti del piloro, [...] per circa settant'anni, non è molto elevato; tuttavia i suoi scritti sono di grande valore perché ci trasmettono il frutto di vaste esperienze e di sagaci intuizioni. Ardito operatore, il B., eseguendo nel 1893 l'asportazione di un tumore dermoide ...
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ASCOLI, Vittorio
Michele Zappella
Nato a Genova il 25 nov. 1863, seguì a Roma gli studi universitari di medicina e si laureò nel 1888. Entrato nella clinica medica, diretta da G. Baccelli, sin dal principio [...] Torino la sua opera più importante, un vasto trattato su La malaria, di pp. 1127, nel quale sono sintetizzate le sue idee, frutto di anni di lavoro. In quest'opera egli formula il concetto che il fattore epidemico è in gran parte rappresentato dalle ...
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BARELLAI, Giuseppe
Mario Crespi
Nacque a Firenze il 13 genn. 1813 da modesta famiglia e, col godimento di un posto gratuito del governo granducale, frequentò i corsi di medicina e di chirurgia all'università [...] tubercolosi, il suo fisico cedé lentamente alla malattia, finché si spense in Firenze il 3 dic. 1884.
Facendo anche frutto dell'esperienza personale, egli aveva propugnato l'idea di una profilassi igienico-climatica per i bambini, specie delle classi ...
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CECI, Antonio
Domenico Celestino
Nacque ad Ascoli Piceno l'11 ott. 1852 da Giuseppe, maestro di posta, e da Felicia Forlini, conduttrice di locanda. Compiuti gli studi secondari a Loreto e a Fermo, [...] , venivano eseguiti, con successo, con frequenza sempre maggiore. Notevoli furono quelli eseguiti dal C., che poté mettere a frutto le solide basi teoriche e pratiche sulle quali, in Italia e all'estero, aveva fondato la propria preparazione. Oltre ...
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GRASSETTI, Gaetano
David R. Armando
, Nacque a Roma, probabilmente nel 1778. Secondo i primi biografi, che riprendono senz'altro notizie ricevute dallo stesso G., perse il padre in giovane età e fu [...] primi mesi del 1809 pubblicò a Ravenna presso Antonio Roveri un opuscolo dal titolo Dell'aria ravennate.
Lo scritto, frutto sia della cultura medica del G., sia dei suoi interessi erudito-letterari, si proponeva esplicitamente di confutare le tesi ...
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CANTANI, Arnaldo
GG. Barbensi-*
Nacque il 15 febbraio del 1837 a Hainsbach (od. Lipova), al confine tra la Sassonia e la Boemia, da Vincenzo, medico oriundo italiano, e da Adelina Jaroschkowa. Terminati [...] , della calcolosi biliare e renale. In tale settore, tuttavia, lo studio sulla patogenesi del diabete fu il frutto della mirabile intuizione patologica e clinica del Cantani. Egli interpretò la malattia come una alterazione del metabolismo dei ...
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GIACCHINI (Giachini, Iachini), Leonardo
Delfina Giovannozzi
Nacque a Empoli da Andrea, figlio di Leonardo, di famiglia fiorentina, e fu battezzato nella chiesa di S. Andrea l'11 ott. 1501.
Dai documenti [...] - egli fu interrogato in qualità di medico circa la sua salubrità. Un non identificato medico lombardo aveva infatti indicato il frutto come causa di dolori di stomaco, febbri maligne e altri spiacevoli disturbi. La lettera del G., in cui si esaltano ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...