Poeta romeno (Hordău, Transilvania, 1866 - Bucarest 1918). Esordì giovanissimo con leggende e ballate di argomento popolare e storico che pubblicò nella raccolta Balade, şi idile ("Ballate e idillî", 1893), [...] versi del villaggio romeno. Fu perciò definito "il poeta dei contadini", ma il suo verso, estremamente vario e duttile, è frutto di ampia cultura e di un accurato lavoro di lima. Alcune delle sue romanze e dei suoi "canti" furono musicati. Tradusse ...
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Filologo e letterato (Avenay, Marna, 1800 - Parigi 1881), impiegato e conservatore alla Biblioteca Nazionale, fu, dal 1853, prof. di letteratura francese medievale al Collège de France. Fra le sue opere [...] il fascino e la grandezza, ma che non studiò col rigore scientifico che fu poi caratteristica del figlio Gaston. Frutto della sua attività di filologo sono, oltre a molte traduzioni, edizioni di antichi testi francesi fra cui Berthe aux ...
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PALAZZESCHI, Aldo (XXV, p. 952)
Alessandra Briganti
Poeta e romanziere, morto a Roma il 17 agosto 1974. Visse a Firenze fino al 1950, anno in cui si trasferì a Roma. Nel 1957 gli fu conferito dall'Accademia [...] Allegoria di novembre aveva ristampato, in Romanzi straordinari del 1943, in una nuova redazione, Riflessi del 1908, frutto della crisi delle strutture narrative nate dal grande realismo ottocentesco e tentativo di risolverla in chiave di prosa ...
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RIPELLINO, Angelo Maria
Cesare G. De Michelis
Critico e scrittore, nato a Palermo il 4 dicembre 1923, morto a Roma il 21 aprile 1978. Docente di letteratura russa presso l'università di Roma dal 1961, [...] della poesia ceca contemporanea (Roma 1950), che già rivelava la sua predilezione per la cultura ceca, di cui il frutto più maturo (accanto a numerose traduzioni e presentazioni) è Praga magica (Torino 1973). Sul versante russo si fece conoscere ...
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Poeta ed erudito greco (n. 330 a. C.) di Calcide nell'Eubea. Scrisse numerose tragedie e un dramma satiresco, di cui restano pochissimi frammenti, e una lunga composizione, l'Alessandra, la cui datazione [...] aulico e ordinatore per la biblioteca del Museo delle opere dei poeti comici (ma il Περὶ κωμῳδίας, in almeno dieci libri, frutto di questi studi, è perduto). L. fu annoverato tra i sette tragici della "Pleiade" alessandrina e la tarda tradizione gli ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] Carducci, che di quel "bizantinismo" gli parve il frutto corruttore e il pericoloso corifeo. Non ch'egli fosse, abbattuto".
La critica del B. parve alla generazione carducciana mero frutto di risentimento, di vanità e di partigianeria, ma è facile ...
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Scrittore russo di origine abchasa (Suchumi 1929 - Peredelkino 2016). Esordì nel 1957 con la raccolta di versi Gornye tropy ("Viottoli montani"), cui seguirono Zelënyj dožd´ ("La pioggia verde", 1960), [...] apparvero le raccolte di racconti Trinadcatyj podvig Gerakla ("La tredicesima fatica di Ercole") e Zapretnyj plod ("Il frutto proibito"), seguite da Derevo detstva. Rasskazy ("L'albero dell'infanzia. Racconti", 1970) e Morskoj skorpion ("Lo scorpione ...
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Scrittore e umanista spagnolo (Madrid 1771 - ivi 1837). Emigrò in Francia nel 1814 e rientrò in patria nel 1820. Si occupò di problemi di grammatica generale (Principios de gramática general, 1835) e di [...] classica più tradizionale, di cui fu uno dei massimi esponenti nel 19º secolo. Pubblicò inoltre: Arte de hablar en prosa y en verso (1826), opera considerata quale codice del neoclassicismo, e El jacobinismo (1823), frutto dell'esperienza francese. ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] di entrare come poeta ufficiale alla corte dei Visconti.
Lo confortava in tal senso il pressante interessamento del Capra: finalmente, frutto di lunghe attese e di preghiere, giunsero il 10 dic. 1429 la nomina a poeta aulico, con il lauto stipendio ...
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Letterato italiano (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); prof. d'estetica a Firenze, deputato al parlamento. L'opera sua più famosa rimane la Storia della letteratura italiana (1855, nata nel 1844 come Storia [...] "segna la prima concreta applicazione di una problematica storiografica agitata dai più vigorosi intelletti critici del romanticismo". Frutto di larghe ricerche erudite la Storia politica dei municipî italiani (1851) e l'incompiuta Storia del teatro ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...