Nome d'arte di varî pantomimi famosi nell'età imperiale: 1. Vissuto sotto Nerone (m. 67 d. C.). Schiavo di Domizia, zia paterna di Nerone, fu liberato dall'imperatore, che però in seguito, geloso della [...] quale ebbe grande influenza. Per lui Stazio compose una fabula saltica, cioè un pantomimo, e l'Agaue, che fruttò al poeta tanto da salvarlo dall'indigenza. Fu amante dell'imperatrice Domizia Longina, che perciò fu temporaneamente ripudiata. Domiziano ...
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Leigh, Vivien
Masolino d'Amico
Nome d'arte di Vivian Mary Hartley, attrice cinematografica e teatrale inglese, nata a Darjeeling (India) il 5 novembre 1913 e morta a Londra il 7 luglio 1967. Divenuta [...] teatrali, ben presto si affermò nel cinema dove si impose definitivamente il mito della sua bellezza. Questa era frutto di doti naturali ‒ occhi di uno straordinario color pervinca, pelle di porcellana, collo lunghissimo ‒ unite a calcoli sapienti ...
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Leone VI
Ambrogio M. Piazzoni
Di origine italiana, e probabilmente romana, L. fu papa solo per alcuni mesi nel corso del 928, mentre il suo predecessore, Giovanni X, era ancora vivo ma incarcerato dopo [...] .
Come per altri papi del periodo, le fonti sono avare di notizie su L.; molto di ciò che la storiografia riporta è frutto di pure ipotesi, talvolta nemmeno seriamente fondate. Si sa in ogni caso che era figlio di un giurista, il notaio e primicerio ...
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Compositore italiano (n. Torino 1946). Ha compiuto al Conservatorio di Torino gli studi di trombone, composizione (con G. Ferrari), direzione d'orchestra (con M. Rossi) e musica corale (con M. Quaglia); [...] una complessa evoluzione artistica, dalle avanguardie postweberniane a percorsi del tutto personali e originali, e sono frutto di un progressivo recupero delle dimensioni espressive, così come di una ricerca attenta ai linguaggi musicali e ...
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Filologo (Belluno 1907 - Oxford 1986), figlio di Michelangelo Minio; reader di filosofia medievale all'univ. di Oxford (dal 1956), direttore dell'Aristoteles latinus (dal 1959). Ha indagato soprattutto [...] e le tecniche dei varî traduttori, che lo hanno portato a correggere attribuzioni tradizionali e a suggerirne di nuove. Frutto di questi studî sono state le edizioni critiche curate per il Corpus Platonicum Medii Aevi (Phaedo, interprete Henrico ...
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Naturalista e orticoltore (Dolgoe, Rjazan´, 1855 - Kozlov, od. Mičurinsk, 1935). Nel 1875, funzionario delle ferrovie, cominciò a fare modesti esperimenti che nel 1921 il governo sovietico gli permise [...] . M. ottenne, con mezzi empirici varî (ibridazione, selezione in massa, innesti), notevoli miglioramenti delle piante da frutto, producendo razze adatte alla Russia centrale. Nelle sue pubblicazioni si trovano tentativi di una impostazione teorica ...
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FERRANTI, Mauro
Franco D'Intino
Nacque a Ravenna il 9 apr. 1805 da Gaspare e Peppina Ghirardi.
Sacerdote, insegnante privato di eloquenza e filosofia, i suoi studi gli permisero di concorrere alla cattedra [...] Nel 1835 pubblicò a Ravenna l'opuscolo Memoria de' benefizi che alla patria arrecò il conte Ippolito Lovatelli ravennate, frutto del suo interesse per la storia della città, recensito favorevolmente per il suo stile "sallustiano" da D. Vaccolini sul ...
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DUGONI, Antonio
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Cividale del Friuli (prov. di Udine) il 1° giugno 1827 da Antonio e da Marianna Grattoni. Essendo la famiglia poverissima, per interessamento del [...] 1841 frequentò per quattro anni l'accademia di Venezia. Pittore, nel 1845 ottenne il primo premio nell'invenzione storica che gli fruttò un sussidio annuo da parte del Comune di Cividale. Fu allievo di maestri quali L. Lipparini, M. Grigoletti e O ...
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Ateniese (metà del 5º sec. a. C.), contemporaneo dell'oratore omonimo con cui fu spesso confuso. Scrisse opere di carattere morale (Sulla verità, in polemica con Protagora; Sulla concordia; Sull'interpretazione [...] degli uomini per natura, della prevalenza del diritto naturale, affermando che le leggi dello stato sono non solo frutto di convenzione, ma intimamente contraddittorie, limitandosi ad arrecare un eventuale danno a chi le trasgredisce, ma nessun ...
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Teologo (Laon 1050 circa - ivi 1117); visse dapprima a Parigi e fu quindi a capo, col fratello Rodolfo (m. 1134-36), della scuola teologica di Laon; maestro di Gilberto Porretano e di Guglielmo di Champeaux. [...] (fonte principale è il Liber Pancrisis), tra le "sistematiche", che preludono alle Summae, quelle a lui attribuite sono piuttosto frutto dell'insegnamento di A. che redatte da lui; le Sententiae Anselmi, certo posteriori alla morte di A., sono forse ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...