PELLINI, Eugenio
Francesca Franco
PELLINI, Eugenio. – Nacque a Marchirolo, allora in provincia di Como, il 17 novembre 1864 da Carolina e da Andrea Pellini. Seguì la scuola elementare fino al quarto [...] scuola di scultura diretta da Ambrogio Borghi, ottenendo una medaglia di bronzo (1889) e una d’argento (1890). Frutto di questa formazione fu Fanciullo di Nazareth (Monello, 1891, Marchirolo, Gipsoteca), un’opera giocata sull’identificazione tra il ...
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BANDINI, Mario
Carlo M. Travaglini
Nacque a Firenze il 6 maggio 1907 da Nerone e da Amelia Bruschi in una famiglia di medio ceto di professionisti. Sensibile influenza sull'orientamento e la primitiva [...] al maggio 1933, e, successivamente, fino al dicembre 1935, come direttore dell'Osservatorio di economia agraria del Piemonte. Frutto di questi anni di appassionato lavoro furono i volumi: Aspetti economici dell'invasione fillosserica in Toscana (Roma ...
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ASTESANO
Roberto Abbondanza
Si sa pochissimo di lui, a cominciare dal vero nome. Egli stesso si definisce "Astesanus de Ast", ed è perciò verosimile che fosse originario di Asti. Pare certa la data [...] manoscritto - e alludere al luogo dove l'opera fu composta.
Dal proemio della Summa si apprende che essa è il frutto della riduzione e rielaborazione di una originaria, vastissima collezione in otto libri di ogni specie di questioni teologiche. L'A ...
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DRIOLI, Francesco
Rita Tolomeo
Nacque a Isola d'Istria il 19 ott. 1738 da Antonio, in una modesta famiglia. Perduta la madre in tenera età, fu accolto dal canonico Giovanni Goina, che provvide alla [...] di Zara. Certo è che il D., con successivi perfezionamenti al processo di distillazione, riuscì ad estrarre dal frutto aspro e scuro della marasca prodotta a Jesenice, nel circondario di Almissa, un rosolio forte, fragrante e anche perfetto ...
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FERRARINI, Michele Fabrizio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Reggio Emilia intorno alla metà del sec. XV. Entrò ben presto nell'Ordine dei carmelitani di osservanza mantovana nel convento della sua città, [...] , trascrisse le iscrizioni da lui recuperate in un unico corpus, un codice pergamenaceo che costituisce, tuttora, il frutto più importante del suo lavoro. Tale codice venne a lungo conservato nella biblioteca del convento carmelitano di Reggio Emilia ...
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CASSESE, Leopoldo
Pietro Laveglia
Nacque ad Atripalda (Avellino) il 20 genn. 1901 da Sabino e da Marianna Ferullo. Laureatosi in lettere all'università di Napoli, dove fu allievo di Michelangelo Schipa, [...] opera. Il periodo aquilano, che lo vide impegnato in un intenso lavoro di ricerca e di studio, il cui frutto si concretizzò nella pubblicazione di una pregevole Guida storica e bibliografica degli Archivi e delle biblioteche della provincia di Aquila ...
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BONSIGNORI, Giovanni
Egidio Mereu
Nacque a Ghedi (Brescia) il 20 giugno 1846 da Angelo e Maria Spolverini. Compiuti gli studi ginnasiali nel collegio vescovile di Lovere, entrò nel seminario di Brescia. [...] questo aspetto il B. può inserirsi in quel gruppo di neofisiocratici che, come S. Solari e altri, esortarono a far fruttare il più possibile la terra quale unico mezzo verso la via del progresso. Dopo diciassette anni di permanenza nella parrocchia ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] altri 50 per 7 anni.
Collocato nel cuore del nepotismo papale, Monti si adoperò, sia pure con esiti modesti, per far fruttare le sue informazioni in mediazioni e senserie a vantaggio suo e della famiglia. Agente d’affari in Roma dei Comuni di Rieti ...
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ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] " in favore di E., datato in Marengo il 5 ott. 851. La Pölnitz Kehr ha però dimostrato che questa data e frutto di una interpolazione; il diploma portava infatti in origine la data dell'anno 860, "anno imperii XI, indictione VIIII", poi corretto ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] 'ambiente corrotto del foro napoletano.
In questi anni cominciò ad esercitare sul B. una potente attrazione la vita religiosa, frutto anche dell'influenza su di lui del suo confessore, il teatino Giovanni Marinoni, poi beatificato, che era stato uno ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...