La prima pagina di un libro, che segnala nome dell’autore, titolo, luogo e data di stampa, nome dell’editore; al centro porta talvolta la marca tipografica.
Un primo f. si ha nel Kalendario (1476) del Regiomontano, chiuso in bella inquadratura; ma solo verso la fine del 15° sec. il f. diventa di uso generale. Già sin da allora ha equilibrio di parti, fregi e riquadrature, vignette, e alterna i colori ...
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Lettera o epigrafe con la quale l’autore o l’editore offre un libro; in genere segue il frontespizio e precede il testo. In forma di figurazioni le d. sono frequenti nei manoscritti miniati, e hanno un’importanza [...] notevole, assumendo il tono di un genere iconografico particolarmente solenne.
Testimoniate con una certa ampiezza nei codici medievali, non è improbabile che si rifacciano a un uso già vivo nella tarda ...
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Famiglia di tipografi modenesi. Nel 1646, Bartolomeo fondò l'omonima tipografia, attiva fino al 1870. La S. stampò soprattutto operette di religione ed edizioni popolari (rime d'amore, romanzi cavallereschi, [...] scritti burleschi), frequentemente decorate nel frontespizio da xilografie. Le stampe dei S., che costituiscono nel loro insieme uno dei documenti più notevoli dell'incisione popolare italiana, sono riprodotte in Xilografie del tipografo modenese B. ...
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DOINO, Catarino
Maria Sframeli
Incisore ed editore di libri e stampe, documentato secondo lo Zani (1821) fino dal 1596, iniziò probabilmente la sua attività nella bottega che Francesco Valesio teneva [...] duca di Modena; la prefazione è firmata dal D. il 20 ag. 1640 e non aggiunge alcuna notizia biografica utile.
Nel frontespizio è incisa l'aquila coronata che tiene negli artigli un quadro con la veduta della città; seguono le incisioni numerate da 'a ...
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In manoscritti o in volumi a stampa, l’insieme di due carte, cioè di quattro pagine, ottenuto mediante la piegatura in due di un foglio. È l’elemento costitutivo dei volumi in folio ed è anche chiamato [...] quartino. Viene tra l’altro usato per aggiungere ai volumi la pagina di risguardo e il frontespizio. ...
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FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] opere e pretese che nessuno lo apostrofasse con il suo nome di battesimo. Ma ancora nel 1864 il frontespizio di un suo scritto letterario relativamente importante portava nella intestazione Paolo.
Il padre, negoziante ("vendeva pignatte in Barbaria ...
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GIOIOSI (Gioioso), Antonio
Carla Casetti Brach
Nacque a Camerino nel 1527. Il padre era un certo "mastro" Francesco. Nella prima fase della sua vita il G. è indicato come Antonio "di Milana" e solo [...] del Comune di Santa Anatolia (Esanatoglia) usando il carattere corsivo aldino per il testo e il carattere romano per l'Indice. Sul frontespizio è l'incisione di s. Anatolia e in fondo al testo quella di s. Venanzio: entrambi tengono in mano il paese ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] ». I tempi e la figura di Egilberto Martire, Brescia 1980, pp. 113 segg.
48 I. Speranza [G. De Luca], Giro d’orizzonte, «Il Frontespizio», 3, marzo 1931, pp. 7-8. Cfr. anche A. Miotto, Sociologia e religione, ivi, 4, aprile 1935, p. 14. Sulla rivista ...
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MANACORDA, Guido
Benedetta Garzarelli
Nacque ad Acqui, il 5 giugno 1879, da Vittorio, insegnante, e Francesca Demartini, ultimo di tre figli.
Dopo la laurea in lettere presso l'Università di Pisa, il [...] M., in La Civiltà cattolica, CVII (1956), vol. 3, pp. 376-390; B. Croce, Pagine sparse, III, Bari 1960, ad ind.; Il Frontespizio: 1929-1938, a cura di L. Fallacara, San Giovanni Valdarno-Roma 1961, ad ind.; A. Galletti, Storia letteraria d'Italia, Il ...
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FACCIOTTO (Facciotti, Faciotti, Faciotto), Guglielmo
Massimo Ceresa
Tipografo nativo, intorno al 1560, di Gattinara, nei pressi di Vercelli; il padre Gerolamo viene definito sempre nei documenti "da [...] e si ripromette di completare l'opera e ristamparla; in effetti l'opera ebbe una ristampa nel 1625 con un nuovo frontespizio, eseguita da Andrea Fei ma del tutto simile a quella eseguita dal Facciotto.
Nel 1593 il F. stampò la Gerusalemme conquistata ...
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frontespizio
frontespìzio (o frontispìzio) s. m. [dal lat. tardo frontispicium, comp. di frons frontis «fronte» e tema di specĕre «guardare»]. – 1. Sinon. antiquato di frontone o timpano di un edificio, usato però prevalentemente per indicare...
titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; più genericam., iscrizione sopra statue,...