Figlio (Carskoe Selo 1868 - Ekaterinburg 1918) di Alessandro III, zar dal 1894. Poche figure di sovrano sono state discusse e criticate come quella di N., di cui si è posta in rilievo l'incapacità a reggere [...] una politica espansionistica in Estremo Oriente: le mire russe sulla Manciuria e la Corea portarono però al disastroso perdita di prestigio del regime N. cercò di far fronte trascinando il paese in guerra: l'iniziativa della mobilitazione generale ...
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Uomo politico sovietico (Kursk 1894 - Mosca 1971). Svolse la sua attività nell'organizzazione di partito soprattutto in Ucraina, dove nel 1938 spezzò le ultime resistenze del tenace nazionalismo ucraino. [...] Politburo e del supremo consiglio di guerra dell'Esercito russo. Nel corso del conflitto, Ch. diresse il movimento partigiano e l'attività del partito nel sud e presso i singoli fronti. Incaricato nel 1944 della ricostruzione dell'Ucraina, ebbe parte ...
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Poeta, autore drammatico e pittore russo (Bagdadi, Georgia, 1893 - Mosca 1930). Grande innovatore, esercitò enorme influenza sui movimenti artistici russi d'avanguardia. Militante nel partito bolscevico, [...] dei cubofuturisti; nel 1923 organizzò il LEF (Leuyj Front iskusstv "Fronte di sinistra delle arti"). Tra le opere: i 150.000.000 (1921), che contrappone in un grottesco duello il gigante russo Ivan e Woodrow Wilson. Al tema d'amore M. tornò nei poemi ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1881 - New York 1970). Socialista moderato, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu ministro della Giustizia, poi della Guerra e infine (luglio) primo ministro. Contrario a [...] tentò di ripristinare la disciplina militare, visitando il fronte e reintroducendo la pena di morte per i Ha scritto volumi di memorie (Prelude to bolshevism: the Kornilov rising, 1919; Russia and history's turning point, 1965, trad. it. 1967) e ha ...
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Scrittore russo (Vologda 1907 - Mosca 1982). Condannato nel 1929 a tre anni di prigione per motivi politici, fu nuovamente arrestato nel 1937 e deportato nei lager staliniani. Liberato nel 1954, si mise [...] ha luogo (apparsi tra il 1966 e il 1975 su riviste russe stampate in Occidente, quindi in un vol. uscito a Londra nel della mia vita, 1994), in cui l'amaro pessimismo di Š. si stempera di fronte all'appassionato rapporto con i libri e con l'arte. ...
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Poeta russo (n. nel distretto di Rjazan´ 1895 - m. Leningrado 1925). Fece parte dapprima a Pietroburgo del gruppo dei poeti contadini e poi dell'immaginismo, una scuola poetica nata a Mosca dopo la Rivoluzione. [...] e barocchi, quali Preobraženie ("Trasfigurazione") e Inonija ("Altra terra") del 1919. Ma ben presto la delusione provata di fronte al dilagare del progresso industriale, che trasformava la primitiva campagna, lo spinse a una vita disordinata di cui ...
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Scrittore russo (Pietrogrado 1915 - Mosca 1979). Esordì con alcuni poemi storici (Nastojaščie ljudi "Uomini veri", 1938; Suvorov, 1939); iniziò poi l'attività di drammaturgo, a cui deve soprattutto la [...] e da Paren´ iz našego goroda ("Un giovane della nostra città", 1941). Fu corrispondente dal fronte durante la seconda guerra mondiale, alle cui vicende ispirò il dramma Russkie ljudi ("Gente russa", 1942) e i romanzi Dni i noči (1943-44; trad. it. I ...
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Generale tedesco (Breslavia 1852 - Napoli 1937). Generale di artiglieria, allo scoppio della prima guerra mondiale comandò il corpo d'armata di riserva della guardia: diresse l'espugnazione di Namur (22-28 [...] l'attacco contro l'esercito russo che portò alla rottura della linea del Narew. Dall'autunno 1915 comandò l'11a armata contro la Serbia e più tardi la 2a in Francia; nel febbr. 1918 ebbe il comando di un gruppo d'armate sul fronte di Verdun. Scrisse ...
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Scrittore russo (Mosca 1909 - ivi 1978). Esordì con il romanzo Krušenie imperii ("La caduta dell'impero", 1938), cui seguì Deržavin (1939), che presenta il tema, caratteristico in D., della responsabilità [...] "), scritto tra il 1964 e il 1965, ma pubblicato solo nel 1978 a Parigi, che vede l'archeologo e i suoi persecutori impegnati in un duello surreale che li lascerà stanchi, invasi da un senso di inutilità, di fronte al Palazzo del potere poliziesco. ...
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Granduca russo (Pietroburgo 1856 - Antibes 1929), nipote dello zar Nicola I; generale di cavalleria, allo scoppio della prima guerra mondiale nominato comandante supremo dell'esercito, nell'agosto 1914 [...] , ma fu battuto da A. von Mackensen a Gorlice (2 maggio 1915). Esonerato dalle funzioni e nominato comandante del fronte del Caucaso, riassunse il comando supremo all'atto dell'abdicazione dello zar (15 marzo 1917). Internato in Crimea dal governo ...
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mobik s. m. Persona costretta ad arruolarsi nell’esercito dalle autorità militari della Federazione Russa. ◆ Ma la spietata illegalità dei sequestri per strada dei futuri “mobik” – come vengono chiamati sprezzantemente i neomobilitati – non...
agg. e s. f. e m. Che, chi sostiene le posizioni del politico russo Vladimir Putin, più volte presidente della Federazione Russa. ♦ Ma Clinton ha toccato due nervi scoperti, Kosovo e Cecenia. Per di più mettendoli sullo stesso piano: «Voi eravate...