QUARANTA, Lydia
Enrico Lancia
QUARANTA, Lydia. – Nacque a Torino il 6 marzo 1891 da Giuseppe e da Beatrice Rissoglio, di condizione benestante; fu la maggiore di tre sorelle destinate tutte a una buona [...] del cinema il kolossal avrebbe influenzato diversi cineasti americani, da David Wark Griffith per il suo Intolerance (1916) a FritzLang per Metropolis (1927) e, successivamente, Cecil B. De Mille.
Nel film la Quaranta fu la protagonista assoluta nel ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] . L'insegnamento fu raccolto dovunque: dai tedeschi (Ernst Lubitsch con Madame Dubarry, 1919, e Anna Boleyn, 1920, Anna Bolena; FritzLang con Die Nibelungen, 1924, La canzone dei Nibelunghi, e Metropolis, 1927, in cui la massa di c. assurge al ruolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fine del primo conflitto mondiale costituisce un momento critico per la Germania: [...] del cinema, dell’arte.
La scena è caratterizzata dalla pittura di Paul Klee e Vassilij Kandinskij, ma anche dai film di FritzLang, di Wilhelm Murnau e dal teatro di Bertolt Brecht. Sono gli anni in cui si affermano scrittori come Thomas Mann, Alfred ...
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Kluge, Alexander
Giovanni Spagnoletti
Scrittore e regista cinematografico tedesco, nato a Halberstadt il 14 febbraio 1932. Firmatario del Manifesto di Oberhausen nel 1962, teorico e capofila del rinnovamento [...] Artur Brauner e assistette, tra l'altro, alle riprese di Das indische Grabmal (1959; Il sepolcro indiano) di FritzLang. Nel 1960 realizzò il suo primo cortometraggio Brutalität in Stein, firmato con Peter Schamoni, sulle rovine degli edifici nazisti ...
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Kracauer, Siegfried
Lorenzo Dorelli
Sociologo, teorico del cinema e scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno l'8 ottobre 1889 e morto a New York il 26 novembre 1966. [...] temporanea della censura), da un lato, e la parata di tiranni (il Nosferatu di Friederich W. Murnau, il Dottor Mabuse di FritzLang ecc.) che segue l'apparizione del Caligari di Robert Wiene, dall'altro; la seconda fase, che accompagna il processo di ...
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Johnson, Nunnally (propr. James Nunnally)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore, regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Columbus (Georgia) il 5 dicembre 1897 e morto a Los Angeles il 25 [...] commedia Chicago, e The woman in the window (1945; La donna del ritratto), uno dei migliori noir statunitensi di FritzLang. Se un malizioso umorismo costituiva il segno distintivo di J., egli riuscì a ottenere risultati altrettanto eccellenti in un ...
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fognature
Nicola Nosengo
Opere pubbliche per tener pulite le città
Dai grandi centri abitati alle zone più isolate, nei paesi industrializzati ogni casa è collegata a una rete di tubature che allontana [...] è inseguito dalla polizia. Il tema della fuga attraverso la rete fognaria si trova per esempio in Il dottor Mabuse di FritzLang, del 1922, oppure in I dannati di Varsavia del 1957, di Andrzej Wajda, dove gli insorti della città polacca sfuggono alle ...
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Laura
Peter von Bagh
(USA 1944, Vertigine, bianco e nero, 88m); regia: Otto Preminger; produzione: Otto Preminger per 20th Century-Fox; soggetto: dall'omonimo romanzo di Vera Caspary; sceneggiatura: [...] l'icona delle proprie speranze. Come il contemporaneo The Woman in the Window (La donna del ritratto, 1945) di FritzLang, Laura è un appassionante saggio sul significato del viso femminile nell'America degli anni di guerra e dopoguerra (la passione ...
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Robinson, Edward G.
Francesco Zippel
Nome d'arte di Emanuel Goldenberg, attore cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Bucarest il 12 dicembre 1893 e morto a Los Angeles il 26 gennaio [...] dei più grandi registi dell'epoca (tra cui Tod Browning, Michael Curtiz, John Ford, Howard Hawks, John Huston e FritzLang). Sebbene la sua classe d'interprete fosse unanimemente riconosciuta, R. ottenne in vita solo un premio, quello come migliore ...
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Olympia
Bill Krohn
(Germania 1936, 1938, prima parte Fest der Völker ‒ Olimpia, seconda parte Fest der Schönheit ‒ Apoteosi di Olimpia, bianco e nero, 222m); regia: Leni Riefenstahl; produzione: Walter [...] Riefenstahl può essere considerata la madre della televisione sportiva moderna e di quella stessa televisione che, nei film di FritzLang, ci appare come una divinità tecnologica dai mille occhi. La sua sensibilità e il suo gusto estetico riuscirono ...
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