Processo fisiologico, essenziale per gli esseri viventi aerobici (Uomo, animali e vegetali), che consiste nell’assunzione dell’ossigeno atmosferico e nell’eliminazione di anidride carbonica e acqua, per [...] dell’articolazione; il volume relativo aumenta progressivamente se si passa dalle vocali aperte alle chiuse, alle consonanti fricative, e alle esplosive; aumenta se si passa dalle articolazioni sonore alle sorde, dalle esplosive alle aspirate ecc ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] e culturale spiega dunque perché quelle che in fiorentino sono sempre state, prima fonologicamente e poi solo foneticamente, fricative (cami[ʃ]a, pi[ʒ]one), in italiano sono divenute affricate (D’Ovidio 18953: 192-193; Loporcaro 2006).
Conferme dell ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] minori, caratterizzati dal trattamento labiale delle labiovelari indoeuropee (lat. quis «chi», osco pis), dalla presenza di fricative interne contro quella di occlusive sonore latine (lat. albus «bianco», umbro alfu) e da fatti di ➔ assimilazione ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] delle occlusive velari /k/ e /g/, come in [iŋˈkawto] incauto e [iŋˈgrato] ingrato; un suono nasale labiodentale [ɱ] prima delle fricative labiodentali /f/ e /v/, come in [iɱˈvero] invero e [iɱˈfat:i] infatti; un suono nasale bilabiale [m] prima delle ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] fiorentino emendato), che ha per es. rifiutato la ➔ gorgia toscana e la resa come fricative delle affricate sia in bacio e pigione (dove le fricative rappresentavano l’esito originario; ➔ fonetica storica; ➔ affricate), sia in pace e cugino.
Il ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] funzione demarcativa.
In italiano può essere utile ricorrere a tale risorsa per spiegare la realizzazione sorda della fricativa coronale intervocalica (➔ fricative) al confine di morfema (per es.: ri[s]alire e non *ri[z]alire) nelle varietà italiane ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] della lingua latina (come le consonanti ➔ palatali, ➔ fricative, ➔ affricate, ➔ nasali, ➔ laterali) e quindi non la consuetudine pisano-lucchese di ‹z› o ‹ç› per l’alveolare fricativa sonora /z/ di contro alla grafia ‹s› per la sorda, documentata ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] ma, sia pure con una distribuzione ristretta e in opposizioni soggette a neutralizzazione, anche la velare sorda /x/. La fricativa interdentale sorda greca /θ/, conservata soprattutto nel bovese settentrionale, ha avuto più esiti: si è confusa con /f ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] di riduzione articolatoria; le occlusive intervocaliche, in corpo di parola come in fonosintassi (➔ fonetica sintattica), sono realizzate come fricative, o spesso approssimanti. Il fenomeno è più incisivo tra le occlusive sorde che tra le sonore e ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] anche a fenomeni di affricazione: in alcune varietà toscane e centro-meridionali, ad es., in quella romana e campana, la fricativa alveolare sorda è realizzata come affricata dopo nasale o liquida (per es. /ˈpɛnʦo/). In alcune varietà meridionali, ad ...
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fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...
sibilante
agg. e s. f. [part. pres. di sibilare, sul modello del fr. sifflant (part. pres. di siffler, che è il lat. sifilare, allotropo di sibilare, cfr. zufolare)]. – In fonetica, di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi...