Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] ).
F. Drago, A. Rebora et al., Human herpes virus 7 in Pityriasis rosea, "Lancet", 1997, 349, pp. 1367-68.
S. Freud, Das Ich und das Es, Leipzig-Wien-Zürich, Internationaler Psychoanalytischer Verlag, 1923 (trad. it. in Id., Opere, 9° vol., Torino ...
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Pedofilia
Ugo Fornari
Il termine pedofilia (composto del greco παῖς, "fanciullo", e ϕιλέω, "amare") indica l'attrazione erotica verso bambini e adolescenti. Si tratta di un grave disturbo della sessualità [...] delitti sessuali, in I delitti sessuali, a cura di G. Canepa, M. Lagazzi, Padova, CEDAM, 1988, pp. 157-69.
S. Freud, Drei Abhandlungen zur Sexualtheorie, Leipzig-Wien, Deuticke, 1905 (trad. it. in Id., Opere, 4° vol., Torino, Boringhieri, 1970, pp ...
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Psicoterapia
Edoardo Giusti
Si definisce psicoterapia un sistema di cura pianificato che, nel trattamento di malattie di origine essenzialmente psichica, si basi sull'utilizzo di mezzi psicologici attraverso [...] non sfugge a dissidenze interne, a scismi e scissioni, a partire da C.G. Jung e A. Adler, allievi di Freud, i quali affermano nuove dottrine e danno vita a diverse scuole di pensiero a orientamento introspettivo. Ma anche all'interno dello stesso ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] mito (G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia simbolica di M. Douglas, nella psicanalisi di S. Freud e nella teoria degli archetipi di C.G. Jung. Né va dimenticato E. Cassirer, la cui Filosofia delle forme simboliche (1923-29 ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] , oppure smembra e sposta l'apparire e il contenuto delle cose. Il mostro, quale linguaggio dell'inconscio, appare a Freud il prodotto dell'attività deformante della censura dell'Io, e a Jung il prodotto creativo della realtà collettiva e impersonale ...
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Omosessualità
Philippe Brenot
Il termine omosessualità (composto dal prefisso omo-, dal greco ὁμός, "uguale", e sessualità) indica l'orientamento del desiderio sessuale verso individui dello stesso [...] caso della pulsione pedofila, su un bambino impubere (v. pedofilia).
In Psicologia di massa e analisi dell'Io (1921), Freud precisa il suo scenario della genesi dell'omosessualità maschile. Durante l'adolescenza, il ragazzo, legato a sua madre da un ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] o spazi nei quali sia difficile ricevere soccorso in caso di malessere. Westphal assimilò l'agorafobia alle altre fobie comuni.
S. Freud invece fu il primo a descrivere, in modo dettagliato, l'attacco di panico nell'ambito delle 'nevrosi d'ansia' e ...
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Matematica
In algebra moderna, si chiama i. in un anello A un particolare tipo di sottoanello I di A tale che il prodotto ai di un qualsiasi elemento a di A per un qualsiasi elemento i di I sia ancora [...] del complesso edipico. Idealizzazione è il processo per cui un oggetto «viene amplificato e psichicamente elevato» (S. Freud). L’identificazione con gli oggetti idealizzati, in particolare i genitori, influisce sulla costruzione dei modelli ideali. L ...
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Resistenza
Wildor Hollmann
Gian Giacomo Rovera
Il termine resistenza indica in senso generico l'azione e il fatto di resistere mediante una qualunque forma di opposizione attiva o passiva. In biologia [...] superare le sue sofferenze, fenomeni di resistenza appaiono secondariamente contro la paura del cambiamento, che è peraltro desiderato (Freud 1904). In questa situazione il soggetto si trova a dover superare, da un lato, l'equilibrio, mantenuto per ...
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Fobia
Mario Reda
Giuseppe Sacco
Fobia, dal greco ϕοβία (dal tema di ϕοβέομαι, "temere"), indica genericamente una forma di avversione istintiva oppure di forte intolleranza nei confronti di qualche [...] dello stimolo, il quale lo conduce anche all'evitamento del rapporto con i suoi conflitti rimossi che lo stimolo rappresenta (Freud 1909). Secondo una teoria psicoanalitica più recente, nelle fobie la rimozione non interessa una pulsione dell'Es, ma ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...