Neuropsichiatra italiano (Parrano, Terni, 1862 - Roma 1935), prof. nell'univ. di Roma dal 1919. Fu tra i primi in Italia a sviluppare su basi sperimentali lo studio della psicologia e a riunire in un insieme [...] Istituto di psicologia dell'univ. di Roma. Tra le sue opere: I sogni (1899), che precedette l'opera di S. Freud e fu in questa ampiamente citata; Educazione dei deficienti (1915); Trattato di psichiatria forense (1920, con S. Ottolenghi); Trattato di ...
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Psicologo e neurologo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1919 - Virginia 2015). Laureatosi nel 1941 in medicina alla University of Chicago, ha insegnato dal 1962 alla Stanford University. Due [...] ; trad. it. 1980); di rilievo anche la rivisitazione del freudiano Progetto per una psicologia del 1896 svolta in Freud's project reassessed (in collab. con M. Gill, 1976; trad. it. Freud neurologo, 1978), opera nella quale viene proposta un'analisi ...
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Ambiente
Augusto Panà
Anna Spinaci e Valeria Ugazio
Dal punto di vista ecologico il termine si riferisce al complesso delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di una determinata regione [...] : dalla ripulsa della bella mamma alle seduzioni di Hans, agli 'imbrogli' del padre sulla nascita dei bambini. Tuttavia il ruolo che Freud assegna a questi episodi è di 'eventi accidentali'. La nevrosi di Hans è vista come l'esito di una combinazione ...
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Medico, nato a Arequipa (Perù) il 26 settembre 1892. Studiò a Lima e si perfezionò a Vienna con J. Wagner-Jauregg. È stato professore di patologia generale, di biologia generale, di psicologia, sempre [...] .
Suoi scritti principali: El psicoanalisis, 1919; Algunos aspectos de la psicologia del niño, 1922; Rehumanización de la cultura scientifica por la psicologia, 1923; Sigmund Freud, 1926; La formación espiritual del individuo, 1933; Psicología, 1933. ...
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Psichiatra e psicologo (Zurigo 1884 - Herisau 1922). Studiò a Zurigo, Berlino, Bonn e di nuovo a Zurigo, dove si laureò nel 1912 sotto la guida di E. Bleuler con una dissertazione dal titolo Über Reflexhalluzinationen [...] cantonale di Herisau. Nel 1919 fu vicepresidente della società svizzera di psicanalisi. Influenzato dalle teorie psicanalitiche di Freud e Jung e dalla nuova psichiatria di Bleuler (e tuttavia con una vivace inclinazione per il metodo empirico ...
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Amore
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Leonardo Ancona
Bruno Callieri
Correntemente inteso come rapporto duale e reciproco, l'amore può definirsi, sulla base dei risultati della ricerca psicologica, [...] è, dal punto di vista della psicoanalisi, un attributo funzionale dell'Io, appartiene cioè ai processi secondari descritti da Freud: è un derivato della sublimazione e coincide con il concetto di genitalità, o meglio di emozione genitale. In termini ...
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Condizione di sofferenza della psiche provocata da disturbi, a condizionamento psichico (cioè psicogeni), per lo più di decorso cronico, che si estrinsecano con diversi sintomi, per es. ansia, paure, coazioni, [...] una base organica (per es., n. cardiaca, gastrica, sessuale, uterina o isterica).
È a J.M. Charcot e, soprattutto, a S. Freud, che si deve il passaggio da una concezione patogenetica a una psicogena di certi disturbi psichici. Una n. è dunque da ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] è adombrata l'idea di 'scissione dell'Io': forse una dissociazione tra l'apparire e il contenuto nascosto, forse anche tra quello che Freud (1923) chiama l'Io corporeo e l'Io psichico (v. io). L'entità Psiche, paurosa 'dell'aperto' o della sua entità ...
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Tendenza e atteggiamento psicologico di chi fa di sé stesso, della propria persona, delle proprie qualità fisiche e intellettuali, il centro esclusivo e preminente del proprio interesse e l'oggetto di [...] e significato patologici che interferiscono seriamente sulla vita di relazione. Nel saggio Introduzione al narcisismo (1914), S. Freud distinse un n. primario, tipico del primo stadio dell'esistenza e antecedente alla formazione dell'Io, in cui ...
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(gr. Νάρκισσος) Mitico figlio di Cefiso e della ninfa Liriope; insensibile all’amore, non ricambiò la travolgente passione di Eco, per cui fu punito dalla dea Nemesi che lo fece innamorare della propria [...] un atteggiamento patologico della vita sessuale, per cui il soggetto gode nell’ammirare il proprio corpo. S. Freud distinse un narcisismo primario, tipico del primo stadio dell’esistenza e antecedente alla formazione e organizzazione dell’Io ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...