Psichiatra, psicologo e storico della cultura (Kesswyl 1875 - Küsnacht, Zurigo, 1961). Laureatosi in medicina a Basilea nel 1900, passò al nosocomio psichiatrico zurighese Burghölzli per proseguire gli [...] in forma definitiva al congresso internazionale di Monaco, l'anno successivo. Per J. il concetto di "libido", usato da Freud per denotare l'elemento dinamico o energetico della psiche in circostanze tra le più varie e polimorfe, doveva essere inteso ...
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Phillips, Adam. – Psicoanalista e saggista britannico (n. Cardiff 1954). Tra i più influenti psicanalisti contemporanei, dal 1990 al 1997 è stato primario di Psicoterapia infantile al Charing Cross Hospital [...] ; trad. it. 1997); Darwin's worms: on life stories and death stories (1999; trad. it. I lombrichi di Darwin e la morte di Freud, 2000); Houdini's box: on the arts of escape (2001; trad. it. 2002); On balance (2010; trad. it. 2011); Missing out: in ...
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psicosomatica
Campo della medicina e della psicologia che studia disturbi e malattie fisiche i quali sarebbero prodotti o favoriti da fattori di ordine psicologico ed emozionale. Il modello psicosomatico [...] seguita è quella dei fenomeni psicosomatici come sintomi della nevrosi attuale, e quindi come equivalenti di angoscia. Sigmund Freud sostiene che lo stato di angoscia può essere «rappresentato da un unico sintomo [...] un tremito, una vertigine, una ...
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interpretazione
Nel trattamento psicoanalitico, intervento intenzionale dello psicoanalista che ha lo scopo di ricostruire il significato dei pensieri, sogni o ricordi del paziente e di comunicare tale [...] al paziente per aiutarlo a trasformare l’inconscio in conscio. Nella sua opera L’interpretazione dei sogni (1900), Sigmund Freud delinea il suo concetto di i., che può estendersi a tutto il processo psicoanalitico, come il procedimento di costruzione ...
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. La definizione della natura del "comico", e cioè di quello che, in generale, suscita il riso o il sorriso, ha più volte preoccupato la psicologia e l'estetica. Già per Platone (Philoeb., 47 c segg.) [...] ; H. Bergson, Le rire, Parigi 1900; F. Jahn, Das Problem des Komischen in seiner gesch. Entwicklung, Potsdam 1904; S. Freud, Der Witz und s. Beziehungen zum Unbewussten, Vienna 1905; G. A. Levi, Il comico, Genova 1913. Per il carattere pseudoestetico ...
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inconscio
In psicoanalisi il termine i. riveste un duplice significato. In senso descrittivo, come aggettivo, indica i contenuti mentali non attualmente presenti nell’ambito della coscienza, ma che possono [...] nella coscienza e nell’azione (ritorno del rimosso). Esiste anche un i. non rimosso, o rimosso primario, che, secondo Freud, si formerebbe nel corso del processo di sviluppo al momento della differenziazione tra Io ed Es; esso è costituito da un ...
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simbolizzazione
Processo psichico che porta alla formazione di simboli, nonché al concepimento e all’espressione di nozioni, concetti, sentimenti, ecc. mediante simboli.
Il simbolo nella psicoanalisi
I [...] i simboli che si ritrovano nelle culture più disparate, che si conservano nei miti, nel folclore, nelle religioni più varie. Freud ha accennato, rispetto alla loro origine, a un’eredità filogenetica; C. G. Jung invece ha tentato di darne spiegazione ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] principio di piacere (dalla nascita ai 2 anni) alla graduale affermazione del principio di realtà (dai 3 ai 6 anni). Freud postulò inoltre l’esistenza di una sessualità infantile legata alle funzioni vitali del corpo e dominata nelle varie fasi dello ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] alla dinamica del fatto psichico. L’Io è un’area o un’istanza della struttura psichica ed è in opposizione all’Es. Mentre Freud aveva inteso l’Io come originato dall’Es e come mediatore tra l’Es e la realtà, in psicanalisi si parla anche di apparati ...
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Medico francese (Mulhouse 1840 - Parigi 1919). Insegnò clinica medica a Strasburgo e, dal 1870, a Nancy occupandosi di anatomia patologica e compiendo ricerche sulle manifestazioni nervose del tifo, sugli [...] di un trauma pregresso. Le sue concezioni - in particolare la nozione di "ricordo latente" - ebbero grande influenza su S. Freud, che nel 1899 fu suo ospite a Nancy. Sostenne che i fenomeni ipnotici sono provocabili presso la quasi totalità degli ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...