Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] da Pio XI nel 1927 e affidato ai gesuiti, dove completò gli studi liceali e rimase sino al compimento della frequenza del primo anno di teologia.
Di questi primi anni di vita trascorsi in Sardegna, alla quale rimarrà sempre profondamente legato ...
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BERINZAGA, Isabella Cristina
Gaetano Cozzi
Nacque a Milano, probabilmente nel 1551: il cognome della sua famiglia, nobile seppure finanziariamente decaduta, era Lomazzi, ma la B. preferì assumere quello [...] della casa professa di S. Fedele. I rapporti non furono sempre facili: l'atteggiamento ieratico della giovane, la sua frequenza assidua della chiesa e dei padri, sollevavano intorno al suo caso Varie voci, e non sempre favorevoli. Ne giunse un ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] vescovo di Feltre, già allora convinto tomista e contagiante con il suo entusiasmo il G., da lui indotto all'assidua frequenza dei corsi del domenicano Francesco Securo da Nardo, ossia del Nardò, titolare della cattedra in primo luogo di metafisica ...
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BORGHESI, Tiberio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Siena da Giovanni Battista e da Aurelia Bargagli il 29 luglio 1720. Avviato allo stato sacerdotale, studiò nel locale seminario, divenendo prete il 21 [...] da parte dei fedeli: si obbligano, perciò, i preti a vestire l'abito nero, sono proibiti i giochi d'azzardo, la frequenza dei teatri, la caccia, l'esercizio di affari lucrosi di qualsiasi genere. Tre sono gli obblighi pastorali cui i parroci sono ...
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PAPPACODA, Luigi
Bruno Pellegrino
– Nacque il 20 settembre 1595, primogenito di Cesare e di Aurelia della Marra, signori di Pisciotta.
Rinunciò alla primogenitura a favore del fratello Federico e si [...] da chierico semplice agli ordini maggiori dallo stesso Brancaccio, acquisendosi testimonianza nel processo della Dataria «sulla frequenza ai sacramenti e sulla devozione» e sulla condizione di dottore in utroque (Archivio segreto Vaticano, Dataria ...
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BEZERRA de la Quadra, Giovanni
Giuseppe Scichilone
Nato in Estremadura nella prima metà del sec. XVI e abbracciata ancor giovane la carriera ecclesiastica, entrò a far parte del tribunale dell'Inquisizione [...] ; spiegò un'intensa azione per accentuare il controllo sui fedeli e, per ottenere che essi si accostassero con maggiore frequenza alla confessione, chiedeva ai parroci "di fare la lista di tutti coloro che si confessano e comunicano". Tutta quest ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] al clero napoletano (1823). Il suo futuro si definì con l'ingresso nell'Accademia dei Nobili ecclesiastici e la frequenza dell'Archiginnasio per studiarvi teologia e conseguirvi il dottorato in utroque iure (6ag. 1833), che gli aprì le porte ...
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COCCONATO, Corrado di
Aldo A. Settia
È probabile che si debba identificare il C. con il "Conradus de Cochonato acolitus" ricordato nel 1243 fra i componenti del capitolo di Vercelli; egli avrebbe dunque [...] vescovo eletto, Bonifacio appunto, e i Bressano di Mondovì. Gli atti capitolari in questo periodo si occupano con una certa frequenza della sua prebenda canonicale di Montilieto, ed è proprio in un documento del 21 febbr. 1260 ad essa relativo, che ...
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FILIPPO Benizi, santo
Franco Andrea Dal Pino
Nacque a Firenze, nel sestiere d'Oltrarno, nel 1233, da Giacomo e da una Albaverde. I suoi dati biografici divengono sufficientemente precisi solo dopo la [...] detto "in medicinalibus doctus"), e si impegnò in un genere di vita spirituale e devoto conforme ai canoni del tempo: frequenza delle chiese e perseveranza nell'orazione, recita quotidiana dell'ufficio parvo della Madonna, di quello dei defunti e dei ...
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LANDRIANI, Gerardo
Elisabetta Canobbio
Nacque a Milano, verosimilmente sullo scorcio del XIV secolo, da Antonio, feudatario di Landriano dal 1408 e poi attestato come castellano di Melegnano, Abbiategrasso, [...] dell'episcopio, compromesso dalle spoliazioni attuate da Bruzio e Bernabò Visconti a vantaggio delle clientele dei Visconti. Con grande frequenza, infatti, tra il 1418 e il 1424 il L. provvide personalmente a concedere in investitura le proprietà ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...