In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] , in quanto i loro costituenti mostrano una certa predilezione a combinarsi tra loro, consolidata dall’uso e dall’alta frequenza di co-occorrenza, e l’insieme risulta così lessicalizzato. Gli es. (5) e (8), invece, non sono collocazioni perché ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] distintivi elaborata da R. Jakobson, C.G.M. Fant e M. Halle nel 1952 (il diagramma in fig. riporta i valori di frequenza per la prima e la seconda formante, F1 e F2, delle vocali italiane). L'opposizione fra consonanti e vocali è riflessa dalle ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] , nella seconda metà del Novecento, ha subito più d’una svolta stilistica (➔ giornali, lingua dei): dal crescere della frequenza della ➔ sintassi nominale, soprattutto nei titoli e nella parte iniziale dell’articolo (o lead: «Due ministeri al posto ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] come nomi, è il risultato di un processo di lessicalizzazione che riguarda una ventina di lessemi tratti da verbi di altissima frequenza (es. l’essere / gli esseri, il potere / i poteri, il dovere / i doveri, il piacere / i piaceri). L’uso nominale ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] una regione frequenziale prominente (fig. 1).
Molto intenso è il rumore di /s/ che si estende da 4000 Hz fino a frequenze elevate (fig. 2), mentre /ʃ/ manifesta una forte energia concentrata in una banda frequenziale compresa tra 2000 e 5000 Hz (fig ...
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ANTI-
Esistono in italiano due prefissi anti-.
1. Il primo – dal latino ante ‘davanti, prima’ – indica anteriorità, precedenza nel tempo o nello spazio e si trova all’inizio di parole derivate dal latino
anticipare [...] il trattino, specie quando si tratta di neologismi o di composti occasionali o rari. Il trattino viene usato con maggiore frequenza quando la parola successiva comincia per vocale: l’uso resta comunque molto oscillante, e si alterna anche alla grafia ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] acustica di un suono e la grandezza del corpo o dell’oggetto che lo produce; si tratta del cosiddetto codice della frequenza (cfr. Ohala 1983; Hinton, Nichols & Ohala 1994). In altri termini, suoni acuti sono prodotti da corpi o oggetti di ...
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Stato insulare situato nell’Oceano Indiano, a SE del continente africano, da cui lo separa il Canale di Mozambico.
Il basamento dell’isola è costituito da rocce cristalline molto antiche, sovrastate da [...] acqua hanno un regime molto differente. È piuttosto regolare per quelli che scendono verso la costa orientale, grazie alla frequenza e all’abbondanza delle precipitazioni, sebbene essi siano spesso interrotti da rapide e cascate. I fiumi del versante ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] singolare fatto mise in evidenza che, tra le opzioni che le lingue scelgono, ce ne sono alcune di alta frequenza, altre di frequenza via via decrescente. In generale, si suppone che le soluzioni più frequenti siano quelle più ''naturali'', cioè più ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] della consonante iniziale di parola: [meˈta pːaˈnino] metà panino.
L’italiano si caratterizza per una maggior frequenza dei foni vocalici rispetto a quelli consonantici (a parte la vocale /u/). Quanto ai foni consonantici, sono più frequenti ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...