L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] , il presente indicativo copre circa il 60% delle occorrenze (De Mauro et al. 1993).
3.3.2Bassa densità lessicale e frequenza delle parti del discorso. L’uso di strutture non marcate o polifunzionali e di deittici fa sì che l’informazione sia spesso ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] e [u], anche se in una percentuale bassa (7,3%) del campione analizzato da Maddieson, [w] ricorre senza [u]. La maggiore frequenza di [j] rispetto a [w] come elemento di un dittongo deriva da un lato dalla diffusione pressoché universale nelle lingue ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] italiana [w], sia nelle vocali labializzate (fig. 3). In assenza di valori formantici, si può osservare un abbassamento delle frequenze alle quali si realizza la concentrazione di energia del rumore (ad es. in [ʃ] rispetto a [s]).
In italiano tra ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] .
Le preposizioni proprie italiane sono otto. Le più frequenti sono di e a, a cui seguono (con qualche fluttuazione di frequenza rispetto alla variazione diamesica e diafasica) da, in, con, su e per, mentre meno frequente è tra / fra (in alternanza ...
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STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] nel testo): la formula proposta da P. Guiraud è R(icchezza) = V(ocaboli)/
(numero di parole). Inoltre la statistica di frequenza delle parole mette in luce le parole-tema, quelle usate più frequentemente dall'autore; mentre l'écart, parola per parola ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] , dopo le conclusioni di Ch. H. Haskins: e viene così meno l'affermazione, che pur si trova ripetuta con frequenza (Mandalari, Falconi), della sua nascita a S. Severina, in Calabria.
Che fosse di nazionalità greca fu opinione lungamente sostenuta ...
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I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] sono accettabili, ma le frasi risultanti sono di registro diverso; in (2), le sostituzioni appaiono accettabili (benché la loro frequenza d’uso sia diversa), ma il significato delle frasi risulta non equivalente, perché solo faccia conserva il valore ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] (7,3% rispetto a 2,5%) ricorre /w/ in assenza di /u/. Una ragione tipologica e una fonetica possono motivare la maggior frequenza di /j/: tra le lingue, fra le vocali periferiche /u/ è quella più spesso mancante, mentre /i/ è quella più diffusa; /i ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] di separare nel l. la formulazione dall’espressione. Il fatto che i disturbi possono essere provocati, sia pure con diversa frequenza per le singole varietà, stimolando una qualsiasi delle aree citate, ha suggerito a W. Penfield, cui si devono i ...
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MEGA-
Mega- è un ➔prefissoide derivato dal greco megas ‘grande’, ed è usato in parole derivate direttamente dal greco e dal latino scientifico (megacefalia, megattera), o formate modernamente e appartenenti [...] per vocale
Il mega-impianto travestito da serra (www.sardegna24.net)
Milano, mega-sconti su Expo (www.ilsole24ore.com)
Ha una certa frequenza anche la grafia separata
Dopo la mega impresa, la Schiavone fuori ai quarti (www.informaverona.it). ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...