Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] e dovunche; femminili plurali della II classe in -e: le pelle, le golpe), significativamente concentrati nella morfologia verbale: alta frequenza di harò, haremo; pressoché esclusivo il tipo fusse; casi del dileguo di -v- (havea, parea); futuri e ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] bensì un introduttore di discorso diretto riportato.
LIP 1993 = De Mauro, Tullio et al. (a cura di), Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri.
De Mauro, Tullio (1994), Intelligenti pauca, in Miscellanea di studi linguistici in ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] ’ascolto (Firenzuoli & Tucci 2003). Essa è caratterizzata da:
(a) un sensibile abbassamento della media della frequenza fondamentale in attacco dell’unità (che ci consente di percepire una sorta di ‘scalino intonativo’; ➔ fonetica articolatoria ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] (cfr. parassitologo e parassiticida) e può riguardare anche nomi propri (per es., galvanometro).
Fattori di tipo quantitativo, come la frequenza d’uso e la numerosità dei composti in cui è usata, avvicinano la parola modificata al rango di elemento ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] formali – soprattutto scritti – la dislocazione a sinistra non è accompagnata da ripresa pronominale, che compare invece con altissima frequenza nei registri meno formali dell’italiano parlato:
(45) a Giorgio gli piacciono le patatine fritte
(46) a ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] nel mezo di tutte l’altre?» (VII, 292).
Corollario importante del privilegio accordato al participio passato è l’altissima frequenza della costruzione passiva, che consente a Galileo di delegare la funzione morfosintattica all’ausiliare essere e di ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] un po’ di burlesco». Quest’effetto viene attribuito sia all’uso dei diminutivi, che Bouhours trova «sfrenato (folastre)», che alla frequenza delle desinenze in «-a, -o, -i e -e, che fanno una continua rima nella prosa». Variando anche lui il paragone ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] (Bertinetto 1986: 495-498) la precocità degli usi epistemici del futuro nella storia dell’italiano, la loro maggiore frequenza nel parlato rispetto agli usi deittici nonché l’origine modale del futuro italiano e romanzo indicherebbero che nella ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] → se non la smetti, ti sbatto fuori).
In italiano antico le strutture correlative presentano varie realizzazioni e un’alta frequenza. Il ricorso alla correlazione è del resto determinato in buona parte dall’influsso dei modelli latini (Segre 19762 ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] suoi testi l’uso della punteggiatura come strumento di articolazione melodica e ritmica, la sintassi dialogica ma, soprattutto, la frequenza di elementi ad alto valore intonazionale come il ➔ vocativo e, in particolare, l’interiezione, «più legata al ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...