MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] degli uomini» (Discorsi, III, 1), ma così restituisce il primato alla Fortuna, al caso da cui nacquero la frequenza, prima, e la scarsità, poi, dei Romani «virtuosi». Attraverso queste difficoltà, sulla pagina machiavelliana prende forma una ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] in quest'egloga l'esempio del Poliziano. Che costituisce sicuramente un modello vagheggiato dal C.: basterebbe pensare alla frequenza con cui nelle lettere si richiedono le rime volgari del poeta mediceo e alla stessa occasione festosa che accomuna ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...