GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] 23).
Mostrò una particolare cura nei confronti dei meno abbienti, dei sofferenti, dei malati e dei carcerati, che visitò con frequenza. Nel 1976 autorizzò i parroci e i rettori di santuari ubicati nella diocesi veneziana "ad alienare - a meno che non ...
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GIUSTINIANI, Pier Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Chio il 21 genn. 1693, in una famiglia probabilmente appartenente al ramo Recanelli dei Giustiniani, già signori dell'isola egea. Nulla è noto sui genitori [...] il G. rilevò le condizioni disastrose degli edifici sacri, la mancanza di un seminario, la povertà della popolazione, la scarsa frequenza ai sacramenti e l'esistenza di forti tensioni tra i Corsi e la colonia greca di Paonia, formata da profughi del ...
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CARACCIOLO, Martino Innico
Mirella Giansante
Nacque a Martina Franca l'8 luglio 1713 da Francesco Maria duca di Martina e Eleonora Caetani di Sermoneta. Inviato a Roma (1720), si laureò alla Sapienza [...] . Benché convinto che essi fossero sobillati e sostenuti dal governo della Serenissima, poiché tra coloro che con sempre maggiore frequenza passavano nel ferrarese per compiere azioni di disturbo e di vandalismo si erano notati numerosi soldati, il C ...
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BRUGNOLI (Brognolo, Brognoli, Brognolus), Candido
Antonio Rotondò
Nacque a Sarnico, nel Bergamasco, il 13 genn. 1607. Nel 1625 entrò nell'Ordine dei frati minori francescani e vi prese il nome di fra' [...] è di individuare la facoltà cui il segno si riferisce. Nella diagnosi del B. i segni attestanti con maggior frequenza la presenza evidente di "obsessio" e "maleficium" (indicati con una crocetta) sono quelli che provengono dalle facoltà intellettive ...
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BAROZZI, Pietro
Franco Gaeta
Nacque a Venezia nel 1441 da Ludovico, senatore, e da Polissena Moro e studiò alla scuola di Pietro Perleone da Rimini, nella quale, tra gli altri, ebbe condiscepoli il [...] essere, questo del governo della diocesi bellunese, un periodo fecondo e felice a cui la memoria del B. ricorse con frequenza durante gli anni più impegnativi e più agitati passati nella sede di Padova, alla quale fu trasferito nel 1487 dopo esser ...
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BEATO
Paolo Delogu
Non si conosce né l'anno di nascita né la famiglia di questo vescovo di Tortona. Le prime notizie a lui relative lo mostrano "nótarius" e "cancellarius" alla corte di Berengario I [...] con B. vescovo di Tortona, sebbene non fondata su prove documentarie, è però oltremodo verosimile, sia per la frequenza con cui il personale di cancelleria veniva compensato dei suoi servizi mediante il conferimento di un vescovato, sia per gli ...
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FRANZESI, Pietro Paolo
Carlo Fantappiè
Nacque a Monte San Savino, a circa 20 km da Arezzo, il 29 giugno 1713 da Napoleone e da Vittoria Mostardini di San Gimignano.
La famiglia, di antica origine magnatizia [...] di ammissione degli ecclesiastici ai vari gradi dell'ordinazione sacra. In particolare prescrisse, tra i requisiti intellettuali, la frequenza della scuola di filosofia e di teologia, convalidata dall'esame del candidato davanti allo stesso vescovo e ...
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BONOMI (Buonhomo, Bonhomi, Bonhomini, Bonhomius), Giovanni Francesco
Gerhard Rill
Nato a Cremona il 6 dic. 1536 da Nicolò e da Chiara Calini, apparteneva a una famiglia milanese residente a Cremona [...] godette per i sei anni successivi di prerogative ed esenzioni quasi episcopali.
Già nel settembre del 1565, e poi con più frequenza a partire dall'aprile del 1566, il B. svolse a Roma funzioni di rappresentante occasionale del Borromeo, con il quale ...
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BAMBACARI, Cesare Nicolò
Francesco Traniello
Nato a Lucca il 13 giugno 1647,dopo aver iniziato studi matematici, entrò a diciassette anni nei canonici regolari lateranensi, pare in seguito alla lettura [...] ad Deum, il B. scrisse varie opere di spiritualità, che ebbero vasta diffusione e diverse edizioni. Nel Trattato della frequenza della S.ma Comunione (Lucca 1700, Bologna 1707) il B. vuol dimostrare la opportunità della comunione frequente, pur ...
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ALFERIO, santo
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Nacque a Salerno, secondo la tradizione raccolta dal suo biografo abate Ugo, nel 931 e pare che fosse di nobile famiglia; che però appartenesse ai Pappacarbone e fosse parente dei [...] sia nel Salernitano, sia in regioni più lontane, ove la fama di santità di A. e dei suoi compagni giungeva sempre con maggiore frequenza. Nel 1035 Guaimaro V donò ad A. il monastero di S. Michele sul Tusciano, presso Salerno; nel 1049 dei privati gli ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...