Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] «principio esplicativo generale» / cagione «causa effettiva») (Mazzucchi 1995).
Nella sintassi Segre ha notato l’altissima frequenza di periodi a progressione ascendente, che iniziano con una congiunzione seguita immediatamente da una proposizione ...
Leggi Tutto
Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] ; alti, aste verticali che misurano la graduazione del modulo; barra di timone, l'asta prima alif, ad altissima frequenza e, troncale, di specie mista. Ne viene diagrammaticamente un assetto rettangolare aderente a un principio di cartiglio, araldico ...
Leggi Tutto
L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] terza plurale (è il tipo loro va via, diffusissimo anche nell’italiano regionale, da Pesaro ad Ascoli) e la frequenza di /ar-/ < re-, determinatosi per ragioni fonetiche simili nelle varie zone ([arkurˈda] «ricordare», [arpiˈja] «riprendere» tanto ...
Leggi Tutto
La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] (sono il professore Rossi).
In Sicilia e nella Calabria meridionale, ma in certi casi anche altrove, si notano poi, con varia frequenza: l’assordimento di [-nʤ-] in [-nʧ-] ([ˈanʧelo] «angelo»); l’uso del suffisso -ina, con funzione non diminutivale ...
Leggi Tutto
I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] degli ausiliari, in realtà il quadro è molto articolato: tutte le classi aspettuali, infatti (sia pure con diversa frequenza) possono occorrere nell’alternanza anticausativa con presenza obbligatoria (classe 1a), assenza (classe 2a) e opzionalità del ...
Leggi Tutto
I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] testi espositivi, si tende a privilegiare una lingua comune, cioè a ricorrere il meno possibile a parole di bassa frequenza d’uso, a forestierismi inutili e a tecnicismi non spiegati. In questi testi, in particolare in quelli di stampo divulgativo ...
Leggi Tutto
Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] ; citazioni arabe di ristretta circolazione che, tuttavia, a un’indagine ravvicinata e approfondita, emergono con inaspettata frequenza negli scritti di molti letterati, giornalisti e viaggiatori fin de siècle, indizio di una certa notorietà presso ...
Leggi Tutto
Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] buon costume può essere sospesa anche dall’autorità governativa (Codice civile, art. 23)
Trova inoltre riscontro anche un’alta frequenza di enumerazioni e di elenchi:
(18) Non possono contrarre matrimonio fra loro: 1) gli ascendenti e i discendenti ...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] smucinare «rovistare» e, per i particolari valori semantici che assumono, menare «picchiare» (che, forse a causa della frequenza dell’oggetto preposizionale, può reggere il dativo: gli ho menato anziché l’ho menato), imparare «insegnare», sfasciare ...
Leggi Tutto
Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] piccole virtù, Torino, Einaudi (1a ed. 1962).
LIP (1993) = De Mauro, Tullio et al. (a cura di), Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri (http://badip.uni-graz.at/).
Maggiani, Maurizio (1995), Il coraggio del pettirosso, Milano ...
Leggi Tutto
frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...