L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] regionale settentrionale; la /r/ uvulare [ʀ] tipica della Valle d’Aosta e dell’Alto Adige e presente con una certa frequenza in Piemonte e in alcuni centri dell’Emilia Romagna (come Parma), ecc.; la produzione del nesso tr- con pronuncia retroflessa ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] la completa deaccentazione.
La distribuzione che caratterizza molti monosillabi spiega anche perché questi presentino, con una frequenza relativamente alta, una consonante finale. Per effetto di un processo di fonologia frasale, talvolta definito ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] ; tumori; processi infiammatori o glossiti).
L’esame clinico riveste grande importanza in medicina interna per la notevole frequenza con cui tale organo presenta, anche in condizioni morbose che non lo coinvolgono primitivamente, alterazioni dei suoi ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] fonetica a causa di una diversità d’accento, come in partìre : màrtire. Quanto alla qualità dei suoni in r. ovvero alla loro frequenza nella lingua, si suole distinguere tradizionalmente tra r. ricche o care o rare o difficili da un lato, e r. facili ...
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intensità Il grado di forza con cui si produce o manifesta un fenomeno.
Fisica e tecnica
Intensità del campo elettrico
Grandezza vettoriale, di solito indicata con E, definita come il rapporto tra la [...] fisiologica e non fisica, dipendente dalla sensibilità dell’orecchio, e quindi variabile al variare dell’i. energetica e della frequenza dei suoni; sua unità di misura, convenzionale, è il fon, mediante la quale essa è ricondotta, per il tramite ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] alla soppressione. In particolare il dialetto veneto, ma, in genere, tutti i dialetti del Nord si caratterizzano per la frequenza di forme del tipo vilan/-o per villano, caseta per casetta e via dicendo, fino a casi di dileguo (➔ indebolimento ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] l’osservazione (relativa a ...), la preoccupazione (di ... / riguardo a ...), la propensione (a ...), la difficoltà (a ...), la frequenza (di ...), ecc.;
(b) le locuzioni preposizionali e congiuntive che hanno al centro un nome: a causa di, ad opera ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] (Dei sepolcri, 172)
(9) le vaganti accogliea lucide nubi (Le Grazie, “Il velo delle Grazie”, v. 15)
A prender atto della frequenza con cui si ricorre all’iperbato fu Pierre Fontanier, che collegò la figura all’inversione ribadendo come l’iperbato sia ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] , -ale, -ico ed altre).
Anche la lista dei procedimenti deverbali è piuttosto ricca. Il più significativo per frequenza e produttività è certamente il procedimento in -tore/-dore/-ore (educatore, corridore, controllore), che dà anche numerosi nomi ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] lavare i panni sporchi in casa; ➔ modi di dire; espressioni idiomatiche).
Come accennato, le espressioni multiparola – di frequenza estremamente variabile e difficilmente quantificabili nel lessico di una lingua – non sono di solito lemmatizzate nei ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...