modo
mòdo [Der. del lat. modus "misura, norma, maniera"] [LSF] La forma particolare di essere, di presentarsi, di comportarsi di un ente. ◆ [EMG] [MCC] Ciascuna delle possibili configurazioni in cui [...] (o anche tra le componenti di un'oscillazione od onda complessa), al quale corrisponde la lunghezza d'onda massima, cioè la frequenza minima. ◆ [EMG] M. magnetico, o H: v. microonde, circuiti a: III 825 f. ◆ [ACS] M. musicale: successione di suoni ...
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quarzo
quarzo [Der. del ted. Quarz, di origine incerta] [GFS] Nella geologia, minerale, tra i più diffu-si e importanti, costituito da biossido di silicio, SiO₂, che si presenta in cristalli prismatici [...] a q.: diffusissimo e accurato tipo di orologio elettrico (sia da laboratorio, come campione secondario di tempo e di frequenza, sia per uso domestico o personale) che usa come oscillatore una laminetta piezoelettrica di quarzo. ◆ [ELT] Oscillatore a ...
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Anatomia
Formazione anatomica tubolare a pareti proprie o scavata in una struttura compatta, che serve al passaggio di liquidi (sangue, urina, bile ecc.), di altre formazioni anatomiche (nervi, muscoli, [...] adeguatamente bassi per l’interferenza (o diafonia) fra i c. stessi. L’interferenza viene limitata utilizzando bande di frequenza sufficientemente ampie (la banda totale deve essere maggiore della somma delle bande dei singoli c.) e progettando in ...
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Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] parallele ed equidistanti (tratti del r.); passo (o periodo, o costante) del r. è la distanza p (fig. 2A) fra due tratti contigui; frequenza del r. è l’inverso del passo, cioè il numero di tratti per unità di lunghezza (a seconda dell’uso cui il r. è ...
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Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomo primitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] ed elettromagnetiche denota l’oscillazione o la vibrazione di un sistema che, pur essendo indipendente da un altro, ne ha la stessa frequenza. Se n è il numero di tali modi indipendenti di oscillazione, il sistema si dice n volte degenere e n ha il ...
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taratura Nelle discipline scientifiche e tecniche, operazione di regolazione o di verifica cui si deve ricorrere per un corretto uso di dispositivi o di apparecchi.
La t. di uno strumento di misurazione [...] si realizza, in sede di montaggio, la migliore sintonizzazione possibile dei vari circuiti accordati del ricevitore sulla frequenza di lavoro: dall’accuratezza della t. dipendono in modo essenziale le caratteristiche del ricevitore, in particolare la ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] ottiche (Alivisatos 2004; Michalet, Pinaud, Bentolila et al. 2005). Aggregati più piccoli assorbono ed emettono radiazione a frequenze più elevate e la n. consente di ottenere con altissima regolarità famiglie di nanoaggregati con le dimensioni ...
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(App. II, i, p. 4; III, i, p. 4; IV, i, p. 12; V, i, p. 9)
Fisica
Gli a. di particelle, cioè i dispositivi o impianti per conferire a fasci di particelle elettricamente cariche energie di valore elevato, [...] fase (500 GeV) del progetto. Per ciò che riguarda la seconda linea, fra i principali componenti in via di sviluppo per le frequenze considerate (banda X) vi sono sorgenti a RF capaci di potenze dell'ordine di 100 MW e con altissima efficienza (50÷70 ...
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VIBRAZIONI (App. II, 11, p. 1108)
Giulio Krall
Vanno rilevati alcuni notevoli complementi alle questioni di idro- e aeroelasticità precedentemente trattate.
Riguardano questi le vibrazionì delle funi, [...] ,3)
Infine, come condizione di stabilità, la distanza h tra due filari è legata ad l dalla relazione h/l = 0.283. Pertanto, la frequenza N con cui si stacca una coppia coniugata di vortici è
Da qui, per la base circolare, si ha la formula di Krüger e ...
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degenere
degènere [Der. del lat. degener -eris , comp. di de- e genus -eris "tralignato dalla propria stirpe"] [LSF] (a) Generic., di grandezza o di fenomeno che si presenti in condizioni fuori dalla [...] ). ◆ [MCC] Modo d.: per un sistema oscillante, due o più modi propri di vibrazione indipendenti cui corrisponda una stessa frequenza. ◆ [MCQ] Stato d.: lo stato di un sistema quantistico a cui corrispondano più valori o serie di valori dei numeri ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...