telecinema
telecìnema [Comp. di tele- e cinema, abbrev. di telecinematografia] [ELT] Trasmissione televisiva di una pellicola cinematografica. Due sono i sistemi principali: (a) nel sistema diretto la [...] congegno d'avanzamento di cui è dotato il proiettore provvede affinché i fotogrammi si succedano in sincronismo con la frequenza di quadro dello standard televisivo; (b) nel sistema a macchia volante la pellicola è invece in movimento continuo e ...
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ultramicrometro
ultramicròmetro [Comp. di ultra- e micrometro] [MTR] [ELT] Dispositivo elettronico capace di misurare spostamenti meccanici piccolissimi, teoricamente anche dell'ordine di 0.1 μm (1 Å). [...] parte un condensatore con un'armatura collegata all'oggetto che si sposta e che in conseguenza fa variare la frequenza delle oscillazioni; questa viene misurata con grande precisione, mediante un frequenzimetro elettronico, e da essa si risale allo ...
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psofometro
psofòmetro [Comp. del gr. psóphos "rumore" e -metro] [MTR] [ACS] Fonometro destinato specific. a misurare l'intensità di rumori. ◆ [MTR] [ELT] Nella tecnica delle telecomunicazioni, strumento [...] o curva di pesatura psofometrica: v. segnali telefonici: V 115 a) è tale che l'intensità misurata di rumori di frequenza diversa risulti in relazione con la sensazione di disturbo (per es., in base alla curva psofometrica fissata dal CCITT per le ...
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Hartley Ralph Vinton Lyon
Hartley 〈hàatli〉 Ralph Vinton Lyon [STF] (n. Spruce, Nevada, 1888) Ricercatore nei laboratori della Soc. Western Electric (1913) e poi della Soc. Bell Telephone (1925). ◆ [INF] [...] .-Tuller-Wiener-Shannon: la capacità d'informazione C di una via di trasmissione vale C=f₀ log₂[1+(s/r)] bit/s, con f₀ frequenza massima dei segnali e s/r rapporto segnale/rumore della via. ◆ [INF] Legge di H.: enunciata nel 1928, afferma che dato un ...
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sintonico
sintònico [agg. (pl.m. -ci) Der. di sintonia] [LSF] Che è in sintonia, cioè in risonanza; è di uso raro: per es., bottiglie s. (→ bottiglia). ◆ [STF] [ELT] Qualifica usata ai primordi delle [...] . e l'inizio del 20° sec., per indicare circuiti, sia trasmittenti che riceventi, dei quali si poteva variare la frequenza propria, in modo da ridurre l'ampiezza dello spettro delle radioonde emesse, in trasmissione, e, in ricezione, dei radiosegnali ...
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Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della sua interazione con i corpi, nonché le proprietà e la costituzione degli [...] viene ottenuto inviando in un mezzo non lineare l’onda segnale e due onde (di pompaggio) molto intense della stessa frequenza di quella incidente, secondo la disposizione schematizzata in fig. 6: le tre onde danno luogo a una polarizzazione del terz ...
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Linguistica
Nella retorica, figura che consiste nell’evidenziare nel discorso uno o più dei significati impliciti in una parola, dicendo di più di quel che appare se si considera solo il senso generico [...] , per facilitare determinate trasduzioni. Il procedimento, di norma, è duplice: si effettua un’e., per esempio, delle alte frequenze, prima di avviare i segnali sulla via di trasmissione ( preenfasi), e quindi si effettua un’e. complementare delle ...
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trasduttore
trasduttóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del-l'ingl. transducer "che opera una trasduzione", formato con i lat. trans- "trans-" e ducere "portare", donde l'it. trasdurre] [ELT] Dispositivo [...] diversa o anche uguale, ma allora riguardante grandezze diverse (per es., dal valore di una tensione elettrica continua alla frequenza di una tensione elettrica alternata); si parla di t. primari, o di misurazione, per indicare quelli il cui scopo ...
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televisivo
televisivo [agg. Tratto da televisione, secondo il rapporto visione -visivo] [LSF] [ELT] Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione. ◆ [ELT] [...] di modulazione del segnale (positiva oppure negativa), il rapporto dimensionale (fra la larghezza e l'altezza dell'immagine), la frequenza di immagine (cioè il numero di immagini complete trasmesse al secondo) e il numero di righe di analisi, e altre ...
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disturbo
disturbo [Der. del lat. disturbatio -onis "atto ed effetto del disturbare", dal part. pass. disturbatus di disturbare "scompigliare", comp. di dis- e turbare] [LSF] (a) Perturbazione del normale [...] spurio che vada a sovrapporsi a un segnale acustico, elettrico od ottico, modificandone le caratteristiche di ampiezza, frequenza e fase, spesso sinon. di rumore; in partic., nelle telecomunicazioni, perturbazione che ostacola una buona ricezione ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...