MANFREDI, Giovanni
Isabella Lazzarini
Terzo signore di Faenza della dinastia dei Manfredi, nacque nel 1324 da Ricciardo di Francesco il Vecchio e dall'imolese Zeffirina di Nordiglio Nordigli (capo in [...] e decisione dei suoi immediati predecessori. In particolare, entrò in Faenza e vi stabilì la propria base.
Per comprendere la frequenza di queste logoranti oscillazioni di dominio fra i signori locali e i rettori papali e la fragilità dell'egemonia ...
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FERRARA, Francesco
Paolo Camponeschi
Figlio di Francesco e di Giuseppina Lo Faro, nacque l'8 febbr. 1908 a Perugia, dove il padre era professore di diritto civile presso l'università. S'iscrisse alla [...] , dando vita ad una funzione esecutiva non giurisdizionale. Il F. notò che il campo del diritto nel quale con frequenza maggiore si incontrano questi istituti ibridi è proprio il diritto commerciale, e anche se la questione della collocazione di essi ...
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DA LEZZE, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 29 genn. 1425, terzo dei quattro figli maschi di Benedetto di Donato e di Franceschina Contarini di Pietro.
La madre del D. dovette morire presto, [...] dell'Isonzo. A partire dal gennaio del 1476, d'altro canto, i registri delle deliberazioni senatorie riportano con inusitata frequenza annotazioni relative all'invio di armi. di munizioni e di viveri a Scutari.
Appunto con 4.000 stari di frumento ...
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MACHIAVELLI, Totto
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1475 da Bernardo di Niccolò, dottore in legge, e Bartolomea de' Nelli, già vedova di Niccolò Benizzi. Ultimo di quattro figli, ebbe come fratello [...] coste dell'Albania. Per seguire da vicino i suoi commerci, negli anni 1503-06 il M. si spostò con una certa frequenza tra Firenze, Roma, Venezia, la costa orientale del mare Adriatico e la Puglia (a questo proposito occorre correggere l'edizione del ...
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GIRARDI, Michele
Alessandro Porro
Nacque il 30 nov. 1731 a Limone sul Garda, sulla sponda occidentale del lago, ove completò i primi studi, e, dopo aver frequentato a Brescia il collegio S. Antonio [...] il G. palesò fermamente la sua fede morgagniana e compendiò per gli allievi un preciso indirizzo metodologico: frequenza delle corsie ospedaliere, raccolta di storie cliniche, sperimentazione animale, dissezioni di cadaveri.
In campo anatomico, il G ...
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BOUCHERON, Antonio Carlo
Piero Treves
Nacque a Torino il 28 apr. 1773 da Giovanni Battista, argentiere, e da Vittoria Grandi. Indirizzato agli studi umanistici, frequentò all'università di Torino la [...] e la drammaticità del contenuto (e tosto adottati nelle scuole non solo piemontesi come testo latino, donde la frequenza dei volgarizzamenti) furono i tre elogi De Clemente Damiano Priocca (Augustae Taurinorum 1815), De Iosepho Vernazza (ibid. 1821 ...
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DUBINI, Angelo
Luigi Belloni
Nato a Milano l'8 dic. 1813 da Angelo e da Maria Cerini, si laureò in medicina all'università di Pavia nel 1837.
Iniziata la carriera medica all'ospedale Maggiore di Milano, [...] servire di complemento agli studi d'anatomia patologica, Milano 1850. Già nel lavoro del 1843 egli sottolineò l'elevatissima frequenza di riscontro del verme, "il quale, sebbene non sia stato peranco veduto da altri né descritto, riscontrasi tuttavia ...
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CECI, Antonio
Domenico Celestino
Nacque ad Ascoli Piceno l'11 ott. 1852 da Giuseppe, maestro di posta, e da Felicia Forlini, conduttrice di locanda. Compiuti gli studi secondari a Loreto e a Fermo, [...] insperati; gli interventi più arditi, fino a pochi anni prima ritenuti impraticabili, venivano eseguiti, con successo, con frequenza sempre maggiore. Notevoli furono quelli eseguiti dal C., che poté mettere a frutto le solide basi teoriche e ...
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CARAVITA, Filippo
Salvatore Fodale
Nacque, probabilmente a Napoli, da Nicolò e da Giulia di Capua, ma se ne ignora la data.
Nel 1707, all'ingresso nel Regno napoletano delle truppe austriache, ricopriva [...] , abusi e incompetenze dei professori, che spesso si facevano sostituire da altri nell'insegnamento, e la scarsa frequenza degli studenti. Auspicava inoltre un rinnovamento e ammodernamento delle discipline e un più diretto e penetrante controllo ...
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CINOTTI, Felice
Agostino Macri
Nato a Montescudaio (Pisa) il 10 giugno 1878 da Nicola e da Colomba Mari, compì gli studi universitari a Pisa, dove si laureò in medicina veterinaria nel 1901. Subito [...] : in particolare prese in considerazione il fatto che animali alimentati a base di crusca presentavano con maggior frequenza casi di osteoporosi, che egli attribuì al rallentamento dei processi di ossificazione conseguente al diminuito apporto di ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...