Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] intesa come vera e propria composizione estemporanea, però, si può parlare, a rigore, solo in relazione al free-jazz che rifiutava l’adozione di qualsiasi riferimento armonico o ritmico predeterminato, recuperando al contempo alla pratica jazzistica ...
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Haden, Charlie. – Contrabbassista statunitense (Shenandoah, Iowa, 1937 – Los Angeles 2014). Cresciuto in una famiglia di musicisti, H. è noto per essere stato uno degli inventori del freejazz, genere [...] . Brecker. I sodalizi più importanti sono stati quelli con il sassofonista O. Coleman, che toccò il vertice con l’album The Shape of Jazz to Come (1959), e con K. Jarrett, con cui insieme al batterista P. Motian ha creato il famoso trio e poi insieme ...
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Sassofonista di jazz statunitense (Fort Worth 1930- New York 2015). Autodidatta, incise il suo primo album nel 1958, ma la piena affermazione giunse solo nei primi anni Sessanta, allorché fu considerato [...] più importante innovatore della musica afroamericana dopo C. Parker. Il suo stile, designato con le locuzioni freejazz o free music, si configurava come composizione istantanea, nella quale assumeva un ruolo rilevante l'interazione tra gli esecutori ...
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Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] , 1966). L'anno seguente fondò l'Istant composers pool, in seno al quale il jazz mitteleuropeo maturò una propria variante del freejazz incline all'improvvisazione totale e alla teatralizzazione della performance. Il suo radicalismo post-cageano ...
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Wheeler, Kenny. – Musicista canadese (Toronto 1930 – Londra 2014). Trombettista e compositore di musica jazz, ha cominciato a suonare in Canada da quando aveva dodici anni ma è da quando si è trasferito [...] Cinquanta che inizia ad avere notorietà, cominciando a suonare con T. Hayes e R. Scott. Negli anni Sessanta scopre il freejazz e successivamente inizia a suonare con il gruppo di A. Braxton, per poi fondare lo storico trio Azimuth. Nel corso della ...
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Pianista e compositore jazz canadese (Montreal 1932 - Stuart, Florida, 2016). Collaboratore di Charlie Parker e Sonny Rollins, può essere considerato il più importante esponente bianco del freejazz. Il [...] suo stile, complessivamente atipico nello svolgimento del jazz moderno, si caratterizza per una grande libertà dai vincoli della forma e della tonalità e per un approccio all'improvvisazione di notevole raffinatezza. Ideale continuatore di Lennie ...
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Trombettista di jazz statunitense (Oklahoma City 1936 - Malaga 1995). Realizzò (1958-1961) numerose incisioni a fianco del sassofonista O. Coleman contribuendo con lui alla creazione del freejazz. In [...] queste incisioni fece uso della pocket trumpet, una tromba "tascabile" la cui sonorità risultava particolarmente adatta al carattere nervoso e scattante del suo originale stile esecutivo. In seguito utilizzò ...
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Clarinettista e compositore francese (n. Bayonne 1935); ha studiato clarinetto e direzione d'orchestra con P. Dervaux. Valido interprete della letteratura per clarinetto classica e contemporanea, è anche [...] M. P. Unit, fondato nel 1971). Apprezzato solista anche di sassofono e bandoneon, è stato tra i fondatori del freejazz europeo e più volte premiato come autore di colonne sonore (, nelle sue improvvisazioni utilizza strumenti quali il sassofono, il ...
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Contrabbassista statunitense (Newark 1936 - New York 1961). Nonostante la morte prematura in un incidente d'auto, si affermò come caposcuola di uno stile che nell'equilibrio tra i ruoli d'accompagnamento [...] impeccabile e sostenuta da un autentico afflato melodico, poi divenuta canonica. La sua maggiore eredità resta legata al lirismo del trio di B. Evans, di cui fu alter ego a pieno titolo, e alla mossa informalità del freejazz di O. Coleman. ...
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Musicista jazz afroamericano (New York 1933 - Brooklyn 2018). Pianista e compositore dotato di una solida preparazione di tipo classico, ha incominciato a interessarsi al jazz negli anni Cinquanta. Influenzato [...] da D. Ellington e Th. Monk, ma anche dalle avanguardie del secondo Novecento, è considerato uno dei padri del freejazz, in ragione del suo stile pianistico al tempo stesso orchestrale e percussivo, dove l'intera tastiera viene impiegata per produrre ...
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free jazz
‹frìi ǧä∫› locuz. ingl. (propr. «jazz libero»), usata in ital. come s. m. – Stile di jazz, sorto negli Stati Uniti d’America tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, caratterizzato dalla ricerca di un’estrema libertà...
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...