BERTO, Giuseppe
Giorgio Pullini
Nacque a Mogliano Veneto (Treviso) il 27 dic. 1914 da Ernesto e da Norina Peschiutta. Il padre era un maresciallo dei carabinieri che, dopo il congedo, gesti un negozietto [...] sua morte (Brescia 1964). Il B. conferisce a questo suo neorealismo una carica di passionalità romantica lontana dal freddo documentarismo, e già indirizzata alla partecipazione lirica, di cui i "ragazzi" Daniele e Nino, protagonisti e testimoni dei ...
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LANDINI, Taddeo
Gerardo Doti
Non si conosce con esattezza l'anno di nascita di questo scultore, architetto e medaglista, nato a Firenze intorno al 1550 (Pope-Hennessy; Chastel) o, come sembra più plausibile, [...] dell'Inverno sul ponte di S. Trinita descritta da Bocchi "come una figura molto bene intesa" capace di esprimere "così bene il freddo, che pare, che di vero tremi" (p. 181).
Gli ultimi anni della vita del L. sono segnati dalla figura di Clemente VIII ...
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DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] demarcati" (p. 169). La differenza non deve essere attribuita alla razza, ma a tre concause (ladiversa distribuzione del freddo e del caldo; il governo borbonico; l'assenteismo) e ad una causa principale (configurazione e posizione dell'Italia). Il ...
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GINNASI, Caterina
Olga Melasecchi
Nacque a Roma nel 1590 da Dionisio, avvocato di casa Colonna, e da Faustina Gottardi.
Discendente da un'illustre famiglia romagnola, abitò nel palazzo Ginnasi in via [...] imprenditoriale, gli statuti della rinata istituzione.
La G., "caduta in una grave e lunga infirmità contratta per aver patito troppo freddo di notte nella sua chiesa" (Passeri), morì a Roma il 30 nov. 1660. Un probabile ritratto della pittrice è ...
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FORTUNATO, Giustino
Toni Iermano
Nacque a Rionero in Vulture (Potenza) il 20 ag. 1777 da Cherubino e da Emanuela Pessolano.
Originaria di Giffoni Vallepiana, nell'entroterra salernitano, la famiglia [...] il portafoglio degli Esteri inaugurando una politica illiberale che lo rese inviso a quanti videro nel suo gabinetto il freddo esecutore delle volontà assolutistiche della monarchia, senza che peraltro gli riuscisse di frenare la crisi del Regno. Sul ...
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MALETTI, Pietro
Nicola Labanca
Nacque il 24 maggio 1880 a Castiglione delle Stiviere, presso Mantova, da Giovanni e Libera Pandini.
Di famiglia né nobile né particolarmente agiata, intravide forse nella [...] maggio 1937, perpetrarono le stragi di Dèbra Libanòs e di Engecha. Operazioni volute dal viceré Graziani e condotte "a freddo", a distanza di mesi dall'attentato contro quest'ultimo del febbraio precedente.
Gli storici dell'espansione coloniale hanno ...
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GATTONI, Giulio Cesare
Calogero Farinella
Nacque a Como il 12 marzo 1741 da Antonio, di nobile famiglia cittadina, e da Caterina Lucina (o Lucini). L'intera sua formazione scolastica si svolse all'interno [...] sulle scienze e sulle arti, II [1808], pp. 289-302).
Almeno inizialmente la "nuova chimica" di A.L. Lavoisier l'aveva lasciato freddo, ma non indifferente poiché, al suo solito, il G. si era messo di buona lena a ripetere gli esperimenti del chimico ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] vicende di cui egli fu parte e sulle condizioni dello Stato veneziano.
L'epistolario è redatto in uno stile a volte freddo e composto, altre volte vivo e libero, ma sempre signorile e garbato; non nasce tuttavia da un'ambizione letteraria, bensì da ...
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GIUSTI, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque a Udine nel 1532 da Francesco e Margherita di Vincenzo Della Porta. Intraprese la carriera notarile e il 4 maggio 1551 fu ammesso nel Collegio dei notai della [...] , materiali di repertorio nella produzione cinquecentesca.
Più opache le altre tragedie del G., impostate su un classicismo freddo e di maniera, Nell'Almeone, dal complicatissimo intreccio, il protagonista, impazzito, uccide la madre Erifile, ma l ...
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MANGELLI, Andrea
Simona Feci
Nacque a Forlì nei primi anni del Seicento dal patrizio Giuseppe e da Ottavia Acconci; un fratello, Francesco (m. 1660), fu forse referendario utriusque signaturae e operò [...] nel luglio 1655 lamentava al nuovo segretario di Stato Rospigliosi che "il zelo di questi prelati di Fiandra è languido, freddo et incostante conforme al clima" (Ceyssens, L'"abolissement", p. 133).
Pertanto il 14 agosto il M. rinnovò la richiesta di ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...
freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...