Pittore (Mosca 1800 - Pietroburgo 1875), d'origine italiana. Studiò a Pietroburgo, poi a Roma, dove soggiornò a lungo. Si dedicò al ritratto e alla pittura storica e religiosa (Il serpente di bronzo, 1838, [...] San Pietroburgo, Mus. russo), con freddo stile accademico. Dal 1849 al 1854 fu direttore dell'Ermitage. ...
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VARGAS, Luis de
José F. Rafols
Pittore, nato a Siviglia nel 1502, ivi morto nel 1568. Si ritiene che sia stato a Roma discepolo di Pierin del Vaga. Nella composizione seguì Michelangelo e il Vasari, [...] riuscendo sommamente freddo. Nell'affresco del Giudizio universale, ora molto deteriorato, che egli fece per l'Ospedale della misericordia a Siviglia, si vedono bene i ricordi della Sistina. Delle non molte sue opere, la maggior parte si trova a ...
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Pittore (Digione 1753 - ivi 1832), allievo di J.-L. David, benemerito per avere, durante la Rivoluzione, salvato importanti opere d'arte di conventi. Dal 1812 al 1828 diresse il Musée du Luxembourg. Il [...] figlio Jean-Guillaume (Parigi 1797 - ivi 1867) fu pittore freddo e accademico, allievo del padre e di A.-J. Gros. Diresse dal 1829 il Musée du Luxembourg. ...
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SOSOS (Σῶσος)
A. Stazio
2°. - Supposto incisore di gemme, il cui nome (che altri leggono Sosokles) compare, incompleto, su una calcedonia del British Museum, a Londra. Sulla gemma è rappresentata una [...] testa di Medusa, di profilo verso destra; la compostezza dell'atteggiamento, e lo stile un po' freddo e accademico ne fissano la data all'età augustea. Non paiono fondati i dubbî avanzati sulla sua autenticità. Il motivo ritorna frequentemente su ...
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Ceramografo attico (metà sec. 5º a. C.); lavorò nello stile a figure rosse; di lui si hanno 4 vasi firmati, e molti altri gli sono stati attribuiti da Beazley. Predilige forme grandi, i temi di centauromachia [...] e amazzonomachia, miti omerici; è vicino alla cerchia partenonica e al Maestro di Achille, ma ha uno stile piuttosto freddo. ...
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Pittore (Ronco, Canton Ticino, 1821 - Firenze 1891). Lavorò dapprima col padre Giuseppe, quadraturista; fu poi allievo del Bezzuoli a Firenze. Dipinse quadri storici e religiosi (Il martirio dei Maccabei, [...] 1852-63, in S. Felicita a Firenze; Trasporto di Cristo al sepolcro, 1864-70, alla Madonna del Sasso presso Locarno, ecc.), attenendosi sempre a un purismo freddo e scrupoloso. Fu apprezzato anche come ritrattista. ...
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Reykjavík Città capitale dell’Islanda (216.364 ab. nel 2017). Si estende sulla costa sud-occidentale dell’isola, nell’angolo sud-orientale della Baia di Faxaflói, ai margini di una regione che ha una certa [...] agricola. Gode di un clima fresco d’estate e, grazie all’influenza di una diramazione della Corrente del Golfo, non molto freddo d’inverno (0° in gennaio, 11,6 in luglio). Fu il primo insediamento scandinavo permanente dell’isola (874), ma la sua ...
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Pittore e incisore (Königsberg 1563 circa - Danzica 1611). Studiò a Praga, nell'ambiente dei pittori della corte di Rodolfo II. Risentì l'influsso della scuola veneziana e dei manieristi fiamminghi, e [...] da A. Dürer. Fu celebre per i ritratti, oggi quasi tutti perduti. La sua opera più importante è il Giudizio universale (1595-1603) nella Corte d'Artù di Danzica, di colorito freddo e torbido. A più viva freschezza sono improntate le sue incisioni. ...
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Stile decorativo che si avvale dell’utilizzo della figura animale profondamente stilizzata e arricchita da elementi astratti, realizzato da popolazioni che non prevedono la decorazione figurativa, come [...] e nelle aree danubiane, dove fibule in stile animalistico erano fuse, decorate a cuneo (Kerbschnitt) e quindi rifinite a freddo a cesello. Una seriazione degli stili a. prevede la scomposizione progressiva della figura animale, fino alla perdita di ...
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Pittore e incisore russo (n. presso Oranienbaum 1782 - m. Roma 1836). Formatosi in ambito accademico, il suo stile presenta, soprattutto nei ritratti, forza espressiva, caratterizzazione psicologica, plasticità [...] di modellato (Autoritratto, 1808, ritratti di E. Davydov, 1809, e di A. S. Puškin, 1827, tutti a Mosca, galleria Tret´jakov). A Roma (1816-23), l'influsso di A. Canova, di B. Thorvaldsen, di V. Camuccini, lo spinse a un freddo neoclassicismo. ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...
freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...