DE DOMINICIS, Carlo
John Varriano
Figlio del capomastro muratore Bartolomeo e di Anna Santa Aldini da Cesena (Gargano, 1971, pp. 85 s.), nacque a Roma il 26 febbr. 1696.
Studiò all'Accademia di S. Luca [...] di inclinazione perché la semplice facciata "a tempio" della piccola chiesa di S. Salvatore alle Coppelle nel suo freddo classicismo è notevolmente profetica del neoclassicismo imminente (non è da escludere, d'altra parte, la possibilità che l ...
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SALVIATI, Alamanno
Pierre Hurtubise
– Nacque a Firenze il 21 marzo 1669 da Gian Vincenzo, marchese di Boccheggiano, e da Laura Corsi, discendenti entrambi da illustri famiglie della cerchia medicea.
Gentiluomo [...] con ogni probabilità le sue ultime iniziative in tal senso, visto che nell’autunno del 1718, sopportando male il freddo dell’inverno urbinate, Giacomo Edoardo e la sua corte si trasferirono definitivamente a Roma. Quanto a Salviati, sarebbe rimasto ...
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CIALENTE, Renato
Roberta Ascarelli
Nacque a Treviglio (Bergamo) il 2 febbr. 1897da Alfredo, ufficiale di fanteria, e da Elsa Wieselberger. Iniziò a recitare quindicenne nel teatro del collegio Baragiola, [...] ; Gioco pericoloso;1943: Corto circuito; Mater dolorosa; Non mi muovo!)il C. non riuscì ad uscire dal cliché dell'eroe freddo e fa, scinoso delle produzioni precedenti (1921: Come due navi che s'incontrano nella notte; Piccola amica;1926: La bellezza ...
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BALLARINO, Giovanni Battista
Gian Franco Torcellan
Veneziano, nacque nell'isola di Murano nel luglio del 1603. Avviato dalla famiglia agli studi, si formò una cultura assai vasta, d'impronta soprattutto [...] diplomatico si rivelava l'iniziativa dei rappresentanti veneti, mentre "il nostro Gio. Battista pur troppo haveva in sudor freddo convertito il sangue più vivo". Fallito ogni approccio con i Turchi, la posizione del B., caduto nuovamente ammalato ...
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DEL GIUDICE, Marino
Salvatore Fodale
Appartenente ad una nobile famiglia amalfitana, fu dapprima canonico nella Chiesa locale, della quale un suo omonimo e probabile parente, che non va confuso con [...] 'esercito di Carlo III: rinchiuso nell'umido di una vecchia cisterna, legato con pesanti catene, soffrì la fame, la sete, il freddo. L'8 luglio 1385 fu costretto a seguire Urbano VI che, con l'aiuto di Tommaso Sanseverino, riuscì a rompere l'assedio ...
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TUPPUTI, Riccardo
Luca Di Mauro
– Nacque a Bisceglie il 17 marzo 1788, primogenito del marchese Domenico Antonio, originario di Andria, e di Nicoletta Fiori.
La sua infanzia fu segnata dalle conseguenze [...] i membri delle due famiglie, tanto che le due coppie di fratelli condivisero l’appartamento napoletano sito al n. 4 di vico Freddo a Chiaia; in secundis perché nei mesi successivi, insieme al maggiore Vincenzo Pisa e al capitano Luigi Blanch – uomini ...
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MARCACCI, Arturo (Carlo Arturo)
Francesca Farnetani
Nacque a Pisa il 28 marzo 1855 da Orazio, farmacista, e da Teresa Barzacchi.
Alla morte del padre, nel 1859, il M. fu trasferito presso lo zio paterno [...] ricorrere a una funzione respiratoria accessoria soprattutto utilizzando l'aria deglutita (L'asfissia negli animali a sangue freddo, ibid., XIII [1894], pp. 322-356). Studiò nel settore chimico fisiologico-farmacologico l'azione fisiologica della ...
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FAZZINI, Gaetano Emanuele
Giuseppe La Tosa
Nacque a Vieste in provincia di Foggia l'11 die. i 806 da Tommaso, nobile signore del luogo, e da Porzia Medina. Dopo aver studiato a Vieste, verso i vent'anni [...] della chiesa (Glijses, 1978).
Negli ultimi anni della sua vita costruì la chiesa dei protestanti e il palazzo Achard, al vico Freddo, sulla riviera di Chiaia (Dell'Erba, 1950).
Morì a Napoli il 24 dic. 1878.
Oltre ai citati scritti del F. si ...
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BOTTONE, Umberto (Auro d'Alba)
Enrica Rizzotti Raus
Nacque a Schavi d'Abruzzo il 14 marzo 1888 da Giuseppe e da Maria Amici. Amico di Sergio Corazzini ed introdotto in un piccolo cenacolo di giovanissimi [...] anche sulla rivista cattolica Città di vita. Pubblicò ancora due raccolte di versi: Riù (Siena 1949) e I tetti hanno freddo (Napoli 1954).
In questi versi, ispirati soprattutto a motivi religiosi, si fa manifesto un certo influsso dell'ermetismo (dal ...
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BARTOLINI SALIMBENI, Zanobi
Roberto Cantagalli
Nato a Firenze il 25 nov. 1485 da Bartolomeo e da Piera Tedaldi, fu educato, come i fratelli Leonardo, Lorenzo, Giovanni e Gherardo, nelle lettere e nelle [...] accusa di ingratitudine verso i Medici, ebbe notevoli doti di politico e di organizzatore; energico e deciso, ma taciturno e freddo, restò incompreso a molti e, data la drammaticità degli eventi, simpatico a pochi. Fu, in sostanza, un ambizioso che ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...
freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...