Sottoclasse di Platelminti Trematodi suddivisi nei superordini Monopistocotilei e Poliopistocotilei. Si sviluppano direttamente su uno stesso ospite con metamorfosi più o meno complicate. Ermafroditi, [...] per la maggior parte ectoparassiti di Vertebrati a sangue freddo, ma anche di Invertebrati. Possiedono un apparato adesivo composto di una o due ventose anteriori e da un disco adesivo posteriore, a volte con uncini. ...
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GOMMA ELASTICA (fr. caoutchouc; sp. caucho; ted. Kautschuk; ingl. India-Rubber)
Raffaele ARIANO
Fabrizio CORTESI
Giuseppe BRUNI - Tullio Guido LEVI
Sostanza ottenibile dal lattice di numerose specie [...] in S2Cl2. Che poi non si possa parlare di assorbimento almeno in misura notevole, sta il fatto che il vulcanizzato a freddo è stabile all'acqua mentre se si trattasse di S2Cl2 assorbito si dovrebbe avere uno sviluppo di acido cloridrico, d'idrogeno ...
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fragilità capillare
Tendenza alla rottura dei capillari superficiali della cute e delle mucose. La f. c. è solitamente costituzionale, senza causa apparente; a volte può essere provocata dalla temperatura [...] esterna (caldo o freddo), dall’aumento della pressione venosa locale, da carenza di fattori vitaminici, da sostanze tossiche. La terapia della f. c. è estremamente empirica: si giova in genere di vitamina A e C, sintetiche o presenti in estratti ...
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GELONE (dal lat. gelo) o eritema pernio (dal lat. pernio; fr. engelure: sp. sabañón; ted. Frostbeule; ingl. chilblain)
Leonardo Martinotti
Infiammazione delle parti scoperte, specie delle dita della [...] come anche essere sede d'impianto di forme tubercolari. La prima indicazione di cura è il tenere le parti riparate dal freddo; sono consigliabili bagni caldi, il tannino in forma di soluzione glicerica o di pomata al 10%; d'estate l'elioterapia come ...
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Sigla di coefficient of performance, coefficiente di effetto utile relativo a cicli frigoriferi. Il COP è pari al rapporto fra la quantità di calore asportata dalla sorgente a temperatura inferiore (il [...] corpo da mantenere freddo) in un ciclo e il lavoro eseguito nello stesso ciclo. ...
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STUFA (fr. poêle; sp. estufa; ted. Ofen; ingl. store)
Giuseppe GEROLA
Per le stufe in generale, v. riscaldamento.
Arte.
Le stufe non sono un patrimonio di tutti i paesi a clima freddo. Esse sono ignote [...] non soltanto al sud, ma anche all'ovest dell'Europa: ché in Italia, in Francia, nella Penisola Iberica, in Inghilterra, in Olanda il riscaldamento avviene per lo più per mezzo di caminetti. E anche nelle ...
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Marvin, Lee
Roberto Pisoni
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 19 febbraio 1924 e morto a Tucson (Arizona) il 29 agosto 1987. Il volto dai lineamenti marcati, lo sguardo freddo e [...] il portamento risoluto lo costrinsero a lungo nel ruolo del villain e fu soltanto nel corso degli anni Sessanta che egli riuscì a imporre con successo una sua personale versione di 'duro', animato da una ...
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Composti che presentano un atomo di cloro nella molecola.
Il monoclorodifluorometano, CHClF2, e il monoclorotrifluorometano, CClF3 (detto freon 13) sono gas incolori, non tossici, non corrosivi, non infiammabili, [...] usati come fluido refrigerante nell’industria del freddo. ...
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PROCACCINI
Carlo Gamba
. Famiglia bolognese di pittori. Ercole il Vecchio, suo capostipite, nato a Bologna nel 1515, morto a Milano il 5 gennaio 1595, fu scolaro di Prospero Fontana, risentì del Correggio; [...] freddo, minuzioso, accademico, lasciò opere a Bologna in Santa Maria Maggiore (1570), in S. Giacomo Maggiore (Conversione di San Paolo, 1573), in San Giovanni in Monte, in S. Agostino, ecc. Dopo il 1585 si trasferì a Milano, ove diresse una scuola ...
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Indumento che si porta sopra la scarpa per difendere meglio le estremità dal freddo e dall'umido. Nella Roma repubblicana le gallicae erano poco usate. Nell'epoca imperiale si diffusero maggiormente: l'uso [...] ne venne dai paesi nordici. Le portarono i Celti, fatte di pelle, e gli Scoti, che le usavano di lana a dadi. Nel Medioevo esse furono spesso sostituite dagli alti stivaloni detti a tromba, che salivano ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...
freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...