DALL'AQUILA, Andrea
M. Elisa Avagnina
Nacque a Trento in data imprecisata, probabilmente poco oltre la metà del secolo XVI. Conterraneo e lontano parente di A. Vittoria, le notizie che di lui si conoscono [...] sembra aver giovato la lunga frequentazione del grande maestro. In lui la lezione vittoriesca, pedissequamente seguita, scade a fredda imitazione di schemi compositivi del tutto svuotati dell'alta tensione plastica ed emotiva che anima le opere del ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] da pilastri su alto zoccolo) tutta una serie di elementi gotici (rosoni, pinnacoli, nicchie, timpani, ecc.), ma in maniera piuttosto fredda e scolastica, e comunque assai lontana dalla più intima e vissuta adesione alle forme gotiche che si nota nell ...
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CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] " già ben presenti nella fase finale del lavoro al Martirio dei Maccabei: luci e ombre molto nette, dall'intonazione fredda e lucida, colori spesso giocati su toni neutri con improvvise accensioni di bianchi o di rossi, un disegno sempre più ...
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CROSATO, Giovanni Battista
Francesca D'Arcais
Figlio di Giacomo, nacque a Venezia nel 1686.
Poche e scarse le notizie sulla sua attività giovanile, che si presume si sia svolta a Venezia. Nel 1729 (Fiocco, [...] ove è raffigurato il Carro di Fetonte e ai lati in controluce Le parti del mondo, a colori caldi che staccano sul tono freddo dell'insieme.
Di questi anni dovrebbe essere anche il soffitto di palazzo Da Mosto (Chiappini di Sorio, 1975) in cui le ...
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DORIGNY, Louis (Ludovico)
Francesca D'Arcais
Nacque dal pittore Michel e da Giovanna Angelica Vouet, figlia di Simon Vouet, a Parigi il 14 giugno 1654; fu fratello del pittore Nicolas. La sua prima educazione [...] e sfilizzata, e allo stesso tempo mostra nel D. una decisa preferenza per tinte chiare, distese in compatte campiture, ma fredde e prive di luce, che caratterizzano la sua pittura a partire dai primi anni del nuovo secolo, con esiti di raffinato ...
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CITTADINI, Pier Francesco, detto il Milanese o il Franceschino
Giovanna Grandi
Nacque nell'anno 1616 (secondo lo Zani nel 1613) a Milano, donde l'appellativo che gli venne nei suoi successivi soggiorni [...] del pittore è rivolto ai velluti e alle sete dei petali, delle foglie, alle loro ombre sottili, alle luci bianche e fredde delle corolle. Di questo periodo (1650 c.) sono forse le quattro tele con Figure sacre racchiuse in ghirlande di fiori (Modena ...
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GUATTANI, Giuseppe Antonio
Pier Paolo Racioppi
Nacque a Roma il 18 sett. 1748, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini, da Carlo, chirurgo e archiatra pontificio, e da Caterina Pagliarini, sorella [...] di Pompeo, ai piedi del quale, secondo le fonti, Cesare era caduto pugnalato nella Curia. Contro la fredda analiticità delle osservazioni stilistiche di Fea, il G. reclamò appassionatamente i diritti della tradizione letteraria (in primis quella ...
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DAL SOLE, Giovan Gioseffo
Rossella Vodret Adamo
Nacque a Bologna il 10 dic. 1654 dal pittore Antonio Maria e da Susanna de' CastelImi in una "onesta famiglia e cittadinesca" (Zanotti, 1739, p. 290).
Antonio [...] rilevare in questa tela un accentuarsi dei riflessi dell'ultimo Reni, soprattutto nella struttura compositiva e nella raffinata ganima di colori freddi, anche se nel gioco di luce inquieto e vagante, che alleggerisce le forme è in nuce la "squisita e ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] antica di Milano), opera cresciuta su una quasi interminabile e arrovellata progettazione grafica, che si esaurisce in una fredda ferocia neoclassica e che troverà un suo ideale pendant, nei primi anni del Seicento, nella composizione, convulsa e ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] della "camera ottica", con le sue immagini lievemente "fuori fuoco". Anche i suoi colori si fanno più freddi, forse in parte a causa della fredda luce nordica per lui insolita. Un certo peso può aver avuto anche, in questi cambiamenti, la conoscenza ...
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freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...