AMICI, Luigi
Marco Chiarini
Nacque a lesi nel 1817. Giunto a Roma ancora bambino, cominciò presto a studiare disegno presso l'Ospizio di S. Michele sotto la guida del pittore e incisore F. Giangiacomo, [...] . Vinse il concorso per il monumento in S. Pietro a papa Gregorio XVI (1854): la sua opera più importante, dura e fredda anch'essa, ma non esente da una certa imponenza. L'A. fu piuttosto ritrattista vivace (statua di Pio VIII in Vaticano, busti ...
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CAMPINI, Luigi
Gaetano Panazza
Nacque a Montichiari (Brescia) il 14 ag. 1816; si affermò presto come ritrattista e decoratore figurista, dopo aver fatto pratica presso G. Rottini. Uomo affabile, si [...] al vero, le belle composizioni, la piacevolezza del colorito, la perfezione dei panneggi, è tipico rappresentante della fredda accurata pittura intinta di accademismo propria dei suoi tempi.Opere giovanili sono conservate a Brescia, presso i ...
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BATTAGLIA
Maria Barcellona Donati
Famiglia di architetti attivi in Catania nella seconda metà del sec. XVIII e all'inizio del XIX.
Francesco è il più importante della famiglia. Nell'anno 1732 egli venne [...] è ancora legato a raffinate eleganze settecentesche, mentre nella parte a lui dovuta della facciata si orienta verso un freddo linguaggio già di gusto neoclassico. Questa tendenza diviene ancora più evidente nel prospetto per la chiesa, per il quale ...
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ARDENGHI, Luigi
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque a Parma verso il 1753; studiò architettura e prospettiva con Gaetano Ghidetti, suo concittadino, e spesso collaborò con Antonio Bresciuni, che aggiunse [...] 1º genn. 1801.
La sua opera, per quel che almeno si può giudicare dal poco che è rimasto, è soltanto una fredda esercitazione di carattere meramente decorativo.
Bibl.: Parma, Museo naz. di Antichità, E. Scarabelli Zunti, Documenti e Memorie di Belle ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] lavoro tributatagli dal Vasari, ma si rivela anche espertissimo nel far risaltare la bellezza, un po, rigida e fredda e tuttavia sempre elegantissima, del cristallo inciso. È, qui una sensibilità precisa della materia trattata; gli evidenti richiami ...
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FELICI, Augusto
Marco Bussagli
Nacque a Roma nel 1851. Poche sono le notizie documentarie che ci sono pervenute. Di certo si sa che studiò presso la Pontificia Accademia di belle arti, proprio nel periodo [...] e un libro in mano, che pare però quasi un'involuzione rispetto alle realizzazioni di tema orientale. Essa è fredda e scontata nel tentativo di rappresentare una ieraticità evidentemente non sentita, tale da sconfinare nel "santino".
L'opera che ...
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GRASSI, Vitaliano
Casimiro Debiaggi
Figlio del pittore Tarquinio e di Elena Costa, nacque a Romagnano Sesia l'11 ag. 1694.
Si formò nella bottega paterna a Borgosesia e collaborò dapprima col padre [...] Elisabetta Perdomi, appartenente a una delle famiglie più importanti di Borgosesia.
Nel 1733 dipinse una grande tela, solenne e un po' fredda, col Crocifisso, la Maddalena e il beato Amedeo IX di Savoia per la chiesa di S. Tommaso a Vercelli; e, l ...
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CAGGIANO, Fedele
Mario Rotili
Nacque a Buonalbergo (Benevento) il 3 marzo 1804 da Giovan Battista e da Maria Antonia d'Aloia e giovinetto si dedicò alla scultura. Fu a Roma alla scuola di P. Tenerani, [...] monumenti funebri, eseguiti qua e là in Puglia, dove operò a lungo, e perfino a Corfù, il C. non andò oltre una fredda maniera, nel ritratto fu talvolta acuto e pungente. Egli, che all'Esposizione di Foggia del 1846 aveva meritato la medaglia d'oro ...
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AGRICOLA, Filippo
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Nato a Roma il 12 apr. 1795 (e non altra data) dal pittore Luigi, fu avviato allo studio delle lettere che pero lasciò ben presto per la pittura. Già nel 1809 era allievo del padre, [...] Legion d'onore e dell'Ordine portoghese di Cristo.
Partendo dall'imitazione di Raffaello, l'A. si espresse in una pittura fredda e levigata, di cui lo Stendhal, nel 1828, indicava i gravi limiti. Come per molti artisti neoclassici, le sue migliori ...
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CERRI, Vincenzo
Carol Bradley
Figlio di Valentino e di Clotilde Pecori, nacque a Livorno nel 1833. Scultore, fu allievo dell'Accademia di Firenze. Nel 1856 concorse ai premi di emulazione nella sezione [...] morale veritiera dei sentimenti religiosi primitivi, sta il giudizio nettamente negativo di G. Duprè: "...mediocre in composizione, meschina, fredda" (ibid.).
La carriera del C., così iniziata, lo portò ad una fama limitata. Nel 1867 la Zeitschrift ...
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freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...