CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] dello scrittore sardo, che, riproponendo i massimi modelli umanistici del Cinquecento, ne esaspera poi i toni di più fredda magniloquenza. Laddove risultati più apprezzabili, seppure su un piano di scontata convenzionalità, raggiunse il C. in certe ...
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DATI, Mariano
Paolo Procaccioli
Figlio di Matteo di Cecco, nacque a Siena nel 1406, e vi fu battezzato il 27 marzo. Di professione cimatore (lo dice firmando il poemetto L'incontro di Federigo III imperatore [...] una scenetta, un piccolo discorso, un episodio in sé completo e la presenta come una pennellata netta, senza sbavature o ristate, fredda e precisa al pari della tessera di un mosaico. Nella sua mente infatti il poema, che non vive di una sua vita ...
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COGNATI, Imperia
Franca Petrucci
Nacque non in Ferrara, come pure si ritenne, ma a Roma, in via Alessandrina, presso la chiesa di S. Maria in Traspontina, nel rione Borgo, il 3 ag. 1486 e non cinque [...] e il Lamento della Imperia mandato dall'Inferno in questo mondo di Giuliano Ceci. La prima, una esercitazione poetica piuttosto fredda, ma in un latino abbastanza elegante, esalta la bellezza e la grazia, riscattate dal pentimento prima della morte ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] disc.), durante gli anni del suo insegnamento senese, ripudiò quei primi scritti poetici, eccetto le giovanili Rime amorose. Fredda e convenzionale è la canzone per la battaglia di Lepanto Nella gran vittoria della armata nella Lega contro quella di ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] nell'imitazione dei modelli cinqúecenteschi, considerati perfetti e insuperabili. Il tentativo del B. non esce, perciò da una fredda anche se dignitosa pulizia accademica. L'opera forse più interessante è L'Ariostista e il Tassista, in cui, se ...
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ALBERTAZZI, Adolfo
Alberto Asor Rosa
Critico e scrittore, nacque a Bologna di famiglia romagnola l'8 sett. 1866. Iscrittosi nel 1886 alla facoltà di lettere dell'università di Bologna, fu allievo del [...] si svolge inconsapevole e felice ai margini della morte, finché anche su di essi il dramma non getta l'ombra sua fredda imminente. Questi "racconti di lieve trama e che tendono all'idillio" (P. Pancrazi) danno forse l'immagine più appropriata della ...
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FUÀ, Erminia
Luca Pes
, Nacque di religione ebraica e in condizioni agiate a Rovigo il 5 ott. 1834 da Marco, medico, e Geltrude Bianchi. Quando era ancora piccola, si trasferì con la famiglia a Padova. [...] aumentare la vocazione di madre. Non era, invece, d'accordo con chi chiedeva per le donne i diritti politici: la politica, scienza fredda e ragionatrice, era per gli uomini; l'educazione "del cuore" - fatta non di regole e nozioni, ma di intuizione e ...
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FATTIBONI, Giovanni Francesco
Stefania Del Bravo
Nacque a Cesena il 27 dic. 1736, figlio unico del conte Carlo, la cui famiglia era stata al servizio dei Malatesta, e della contessa Anna Dandini. Lo [...] cesura nettissima tra il lirismo dei dialoghi in cui David ed Egari si dichiarano il loro amore e la voce stentorea ma fredda di Sanniele, che incombe su tutte le ultime scene. A che il F. non sa muoversi con naturalezza tra le sottili architetture ...
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CAROCCI, Alberto
EE. Ragni
Nacque a Firenze da Cesare e da Ada Foà il 3 novembre del 1904.
Compiuti gli studi liceali il C. s'iscrisse alla fiorentina facoltà di giurisprudenza per passare poi a Napoli [...] ad Alicata, a Silone e Jemolo), contribuendo ad impedire che tornasse a prodursi nei rapporti culturali il clima della guerra fredda. Questo tentativo era tra l'altro reso plausibile da un generale orientamento della rivista, che da un lato era lo ...
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DOTTI, Bartolomeo
Angelo Pellegrino
Nacque nel Bresciano, probabilmente nel 1651, da Pasquino e da Ottavia Vinacesi.
Fin da giovanissimo manifestò particolare inclinazione per la poesia e lo studio [...] lombarda, sopratutto del paesaggio, sono alquanto lontane dal gusto marinista. Non lo salvano però dalla fredda e farraginosa ingegnosità, dallo sterile culto dell'arzigogolo lessicale, dall'intellettualistica ricerca dello stupefacente a oltranza ...
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freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...