SIRI, Giuseppe
Nicla Buonasorte
– Nacque a Genova il 20 maggio 1906 da Nicolò e da Giulia Bellavista.
All’età di dieci anni entrò nel seminario minore del Chiappeto, ben presto trasformato in alloggio [...] della DC.
Tanto Pacelli quanto Siri contrastarono l’emancipazione del mondo politico dalla Chiesa. In un mondo segnato dalla guerra fredda, Siri condivideva i timori della S. Sede sulla possibilità di un cedimento della DC di fronte all’avanzata dei ...
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LANDRIANI (da Landriano), Antonio
Maria Nadia Covini
Nacque intorno al 1410 da Beltrame, appartenente a uno dei casati più illustri della nobiltà milanese; non conosciamo il nome della madre.
È talvolta [...] capo al ponte. Si supponeva che a Lodi il L. come feudatario potesse contare sul favore locale, e invece l'accoglienza fu fredda e i Lodigiani si lamentarono sia dell'obbligo di alloggiare le truppe nel borgo sia dell'atteggiamento autoritario e poco ...
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ANERIO, Giovanni Francesco
Liliana Pannella
Nacque a Roma nell'anno 1567 e, con il fratello maggiore Felice, fu uno dei musicisti più rappresentativi della scuola romana; pur trovando ancora, talvolta, [...] se la si confronta all'originale - poiché "mai a verun compositore non sarebbe venuta in capo una musica tanto fredda, insulsa...", visto che la riduzione in un solo basso dei due palestriniani genera "una freddissima... unità" della parte grave ...
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MALETTA, Alberico
Maria Nadia Covini
Nacque attorno al 1410 da Cristoforo, insigne giurista, consigliere ducale e conte palatino, di famiglia originaria di Mortara, probabile luogo di nascita del Maletta. [...] se la Signoria fosse disposta a partecipare alle operazioni belliche in favore della dinastia aragonese, ma l'accoglienza era stata fredda. Lo Sforza era anche in trattative con il delfino di Francia, Luigi, e con il duca di Borgogna, Filippo il ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] del duomo di Pisa, del 1787, non sono più all'altezza delle opere precedenti. La Deposizione di Spoleto (1792) è opera fredda e povera; l'Elemosina di s. Tommaso di Villanova nella chiesa della Trinità a Viterbo (1795) mostra un'ispirazione ormai ...
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ANDREA d'Agnolo, detto Andrea del Sarto
Emma Micheletti
Figlio di un sarto, dal mestiere del quale derivò il suo soprannome, nacque a Firenze il 17 luglio 1486. La tradizione, confermata dal Vasari, [...] vallombrosano di S. Salvi, che, allogato nel 1519, fu portato a termine soltanto nel 1529. Esso è forse l'espressione più fredda, più arida e vuota dell'arte di Andrea. Vi scompare ogni morbidezza d'impasto ed ogni trasparenza di velature; solo la ...
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TUTINO, Saverio
Alessandro Casellato
TUTINO, Saverio. – Nacque a Milano il 7 luglio 1923 da Mario e da Fanny Castiglioni; ebbe due sorelle, Gabriella e Luisa, e un fratello, Alessandro.
Il padre, nato [...] seguire la ‘crisi dei missili’: a tre anni dalla rivoluzione castrista Cuba era diventata un epicentro della guerra fredda. La ‘via caraibica al socialismo’, che miscelava nazionalismo, populismo e comunismo, era fonte di fascinazione per l’opinione ...
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SOGNO, Edgardo
Alessandro Campi
– Nacque a Torino il 29 dicembre 1915, figlio unico di Adolfo, discendente da un casato di antica nobiltà terriera biellese (i Rata del Vallino di Ponzone), e Laura Piatti, [...] collocato a riposo dall’allora ministro degli Esteri Aldo Moro.
Sul piano politico, i primi tre decenni della guerra fredda lo videro impegnato contro il rischio di uno scivolamento a sinistra dell’Italia, che oltre a compromettere lo spirito ...
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CANOVA (Canona), Francesco (Francesco da Milano)
Ariella Lanfranchi
Figlio di Benedetto, nacque a Monza il 18 agosto del 1497. Frammentarie sono le notizie sulla sua vita ed attività. Incerta è la sua [...] lo schematismo e la modestia inventiva dei suoi predecessori e, nello stesso tempo, a distinguere le sue musiche dalla fredda e spesso artificiosa erudizione di molte composizioni di artisti di scuola fiamminga.
La semplicità del suo stile, l'abilità ...
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TARDINI, Domenico
Raffaella Perin
– Nacque a Roma, nel rione popolare di Sant’Eustachio, il 29 febbraio 1888 da Cesare, contabile in aziende commerciali, e da Giulia Malerbini, casalinga, ambedue romani.
La [...] dei comunisti si trovò in disaccordo, se non sulla sostanza, sui modi utilizzati dal S. Uffizio. Nel prosieguo della guerra fredda, a proposito dei rapporti da tenere con l’Unione Sovietica, Tardini ebbe una posizione a metà tra quella di Ottaviani ...
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freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. Usi fig.: f. l’entusiasmo, f. un ambiente,...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...