Ci sono casi di complementi indiretti che accettano (tranquillamente) la mancanza dell’introduttore preposizionale. Uno di questi è il complemento di tempo, sia determinato (cuocete due ore in forno) sia indeterminato (ti amerò sempre). Peraltro, ta ...
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Si tratta di un’ineleganza stilistica che può disturbare chi tiene all’appropriatezza degli usi dei campi figurati: il verbo andare contiene la semantica del moto a luogo, che in vado a chiudere trova un’espressione forse esagerata. L’aspetto immine ...
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Nell’uso contemporaneo, sia scritto che parlato, la d eufonica (quella di ad, in questo caso) si inserisce in genere solo quando le due vocali (quella della preposizione e quella con cui comincia la parola seguente) sono identiche: vado ad aprire, u ...
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Il verbo essere è qui una normalissima copula. Sarà viceversa il gruppo del predicato (è mio) a indicare possesso. Quindi l’aggettivo mio è nome del predicato ed è mio è il predicato nominale. ...
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Nella seconda frase il pronome non è “apparentemente” valido: è valido e basta e, in capo alla frase relativa che puzza, esercita la funzione sintattica di soggetto (che puzza = la stanza puzza). ...
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Ha ragione. Ecco quando c'è è corretto: c'è (al plurale ci sono) è una forma presentativa del verbo essere: attesta la presenza, reale o figurata, di qualcuno o qualcosa in un luogo (reale o figurato): nella stanza c'è tutta la famiglia; nella sua t ...
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Con verbi che esprimono certezza, sicurezza, convinzione (se pur soggettiva: io sono sicuro che...) l’indicativo è corretto e normale e ben rappresentato nella tradizione letteraria antica e moderna. Gli [...] stessi verbi, in frasi negative, richiedono il ...
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Lingua strana, quella italiana: la doppia negazione non diventa affermazione. Entrambe le frasi funzionano. Nella prima, l’opportuna ellissi verbale è affermativa (Niente passa invano neanche questa bella [...] esperienza [passa o passerà]); nella seconda ...
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Siamo in presenza di una comparazione/correlazione tra due frasi all’infinito. Nella forma implicita, col verbo all’infinito, la comparativa di maggioranza è introdotta dalle sequenze più che, piuttosto [...] che, piuttosto di. Quindi: correre è più stanc ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In linguistica, è da taluni intesa come sinon....
frase-chiave
(frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto proiettare privatamente e in anteprima assoluta,...
L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...