Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] a loro, presente per futuro, che polivalente, ecc.), dall’alta frequenza di fenomeni di messa in rilievo (frasiscisse e pseudoscisse; frasi con ➔ dislocazioni: è lui che ...; quel libro l’ho letto volentieri; c’è presentativo; altre espressioni che ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] tipo di collegamento tematico svolto dai costrutti della sintassi marcata: le dislocazioni a sinistra e a destra e le frasiscisse hanno tra le loro funzioni anche quella di realizzare una ripresa anaforica del tema, al quale aggiungono elementi ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] a sinistra (i giornali li leggo) e a destra (li leggo, i giornali), le frasiscisse (è Gianni che ha rubato la marmellata; ➔ scisse, frasi). Riguardano la morfosintassi, fatti come la normalizzazione dell’uso dell’➔imperfetto esteso a valori ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] sintattico, con uno snellimento» del periodare, la preferenza accordata a strutture segmentate ed enfatiche (dislocazioni, frasiscisse, focalizzazioni ecc.), paratattiche, nominali e talora anacolutiche (Mengaldo 1994: 76-77).
Sicuramente, come già ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] per l’espressione della necessità (19) e della forma desiderativa (20); il verbo avere al posto di essere in frasiscisse con focalizzazione sull’espressione temporale (21):
(16) mentre che aspettiamo, facciamo quelle telefonate
(17) essendo che si è ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] e che è particolarmente frequente nelle interrogative polari (l’hai letto l’articolo su Panorama?; ➔ dislocazioni); la frasescissa (➔ scisse, frasi), che nel parlato è usatissima nelle interrogative restrittive (dov’è che hai messo le chiavi della ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] con valore temporale (il giorno che ti ho incontrato); gli come forma dativale onnivalente; la frasescissa (è lui che mi manca; ➔ scisse, frasi); il ci attualizzante o presentativo con i verbi avere, essere e altri (entrare, volere; ➔ pronominali ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] , di origine settentrionale, poi generalizzatosi; è stata sostenuta, ma non comprovata, l’origine galloitalica della frasescissa (➔ scisse, frasi; Sornicola 1991: 52).
Diversa la situazione dall’Unità in poi, e soprattutto dal secondo dopoguerra ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] in cui è invece il rema ad essere in prima posizione sono la dislocazione a destra (7; ➔ dislocazioni), la frasescissa (8; ➔ scisse, frasi) e il c’è presentativo (9; ➔ focalizzazioni; ➔ sintassi).
(7) l’ho comprato stamattina il latte
(8) è domani ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] al sostrato dialettale (il tipo [che], cos’è che: che cos’è che è; cos’è che è sporgente?). La frasescissa ricorre anche in forme ibride (ovvero, con ristrutturazioni multiple, che sommano alla scissione una dislocazione: la spada quant’è che è ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...