Siamo in presenza di un’interrogativa indiretta implicita (che può dipendere anche da verbi esprimenti dubbi, o ipotesi, come in questo caso), introdotta da come. Si noti come, generalmente, la presenza dell’infinito sia possibile solo se il soggett ...
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Bando alle perplessità! L’aggettivo vano, usato in funzione predicativa, si accorda per il numero e il genere con il nome o pronome al quale si riferisce: in questo caso, si accorda al plurale maschile con tanti tentativi. ...
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Nel primo caso, andrà corretto il numero dell'articolo: i più sereni possibile, dove possibile è aggettivo, usato con valore rafforzativo in relazione a un aggettivo di grado superlativo (i più sereni). Nel secondo caso, ad essere di grado superlati ...
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Va benissimo questo modo di esprimersi, tipico della lingua comune. Essere, sentirsi perduto, cioè in condizioni disperate, senza via di scampo, oppure smarrito, incapace di governare la propria condotta, è locuzione ben accetta nella nostra lingua, ...
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Nell’àmbito degli usi epistemici dell’imperfetto, quello onirico lascia la libertà di narrare sospendendo la cornice della realtà fattuale e, tramite l’effetto-cantilena della desinenza più volte ripercossa, quasi ipnoticamente far scorrere una real ...
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Dopo una serie di elementi, è d’obbligo il congiuntivo. Non è questione di certezza, incertezza, possibilità, desiderio, ecc.: per esempio, dopo locuzioni congiuntive come prima che (recupera i fiori prima che vadano al macero) e senza che (se n’è a ...
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Siamo in una interessante situazione di confine, che – in casi come questo – fa discutere i linguisti, essi stessi non d’accordo tra di loro. Insomma, i dubbi restano legittimi, siamo in un terreno in cui contano le sfumature e le intenzioni del par ...
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L’uso di causa in luogo della locuzione congiuntiva causale a causa di non è raro, specialmente là dove si richieda una comunicazione stringata, ed è da considerarsi legittimo. Un esempio dai giornali: [titolo] Galleria per l’A24 chiusa causa lavori ...
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Se ricostruiamo il periodo usando i suggerimenti interpretativi che ci dà il nostro stesso lettore, il gioco è fatto: “Qualora (o se) ci provassi, sarebbe impossibile che (tu) ce la facessi”. Un periodo ipotetico e, dipendente dall'apodosi, una sogg ...
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È possibile perché l’italiano è una lingua a negazione multipla (o a concordanza negativa). Ciò significa che la presenza di un altro elemento negativo oltre a non, come niente, nulla, nessuno, mai, neanche, nemmeno, neppure, né, mica, non è interpr ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In linguistica, è da taluni intesa come sinon....
frase-chiave
(frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto proiettare privatamente e in anteprima assoluta,...
Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...