Situazione formalmente non priva di ambiguità (come nel caso proverbiale di la porta è aperta). Avvertiamo forte la presenza dell’azione verbale vera e propria se segnaliamo una differenza tra un prima (anche sottinteso) e un dopo: l’albero, che pri ...
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Come si scrive nella Grammatica italiana (2012) della Treccani, il complemento di denominazione «indica il nome proprio di un luogo, una persona, un mese, un giorno quando è preceduto da nomi generici come città, isola, penisola, regione, comune, re ...
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Non c'è ombra di dubbio: perdono è l'unica forma corretta (III persona plurale dell'indicativo presente del verbo perdere). *Perdino (con l'asterisco davanti per indicare che la forma è agrammaticale, cioè sbagliata) – proviamo a interpretare – fors ...
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Il nome sfilamento, che si trova nella notizia lanciata dalla prestigiosa agenzia giornalistica Ansa, in occasione della parata degli alpini sfilata per la città di Milano il 12 maggio 2019 (link), è semplicemente un sinonimo del nome sfilata, ma è ...
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I nomi (lessemi complessi) risultanti dalla giustapposizione di due nomi, come conferenza stampa o parola chiave al plurale flettono solo il primo componente: conferenze stampa, parole chiave. Un eventuale aggettivo aggiunto, concorderà col nome fle ...
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La gentile lettrice era a un passo da rimettere a posto il puzzle, di cui lei stessa aveva a mano a mano fornito le tessere: era dovuto rimanere saldo (ma anche aveva dovuto rimanere saldo è accettabile) e aveva gestito il dolore. Stilisticamente, p ...
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Nell'interrogativa indiretta che ci viene proposta, la scelta tra congiuntivo e indicativo è sostanzialmente libera, nel senso che il congiuntivo può indicare una ricerca di stile più elevato, ma l'uso dell'indicativo non per questo motivo è meno co ...
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Va benissimo. Il tempo del voto è collocato nel passato, ma la convinzione espressa riguarda una caratteristica di Tizio considerata come permanente e dunque ancora attuale nel presente. ...
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Chi ci ha scritto ha ragione e i suoi ragionamenti sono condivisibili, però non demonizziamo la tendenziale espansione nell'uso dei tempi più maneggiati nella lingua di tutti i giorni, anche se a discapito della corretta e tradizionale logica sintat ...
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Purtroppo non basta la traduzione letterale per tradurre bene da una lingua all'altra. E anche il punto di vista morfologico (in questo caso passaggio di categoria da aggettivo a sostantivo) può essere insufficiente. Si tratta di costruzioni che van ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In linguistica, è da taluni intesa come sinon....
frase-chiave
(frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto proiettare privatamente e in anteprima assoluta,...
Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...