Pittore, nato a Malden (Massachusetts) il 12 maggio 1936; è una figura di grande rilievo nella nuova tradizione dell'astrattismo americano.
Ha studiato pittura presso la Philips Academy di Andover (Mass.) [...] in Depuis 45 l'art de notre temps, Bruxelles 1969; W. S. Rubin, FrankStella, New York 1970; B. Rosenblum, FrankStella, Londra 1971; N. Calas, Quatre champions de la field painting. FrankStella, le théologien, in XXe Siècle, N. S., 1973, n. 41, pp ...
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Pittore (Malden, Mass., 1936 - New York 2024). Compiuti gli studî presso la Phillips Academy di Andover (Mass.) e la Princeton University, si è stabilito a New York (1958) dove, in contatto con gli esponenti della nuova astrazione (K. Noland, E. Kelly), si è rivolto a una ricerca rigorosamente geometrica (Il matrimonio di Ragione e Miseria, 1959, New York, Museum of modern art); ha poi elaborato tele ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] », 1947; trad. it. Il diario, 1956) di A. Frank, mentre è una scoperta recente la pregevole opera di E. Hillesum ); H. de Graaf (Aanklacht tegen onbekend «Accusa contro ignoto», 1987; Stella Klein, 1990); V. van der Meer (Een warme rug «Una schiena ...
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Fumetto
Bernardo Ruzicka
(App. IV, i, p. 878)
Negli ultimi vent'anni i f. di larga diffusione hanno mantenuto in Italia una popolarità pressoché costante sia presso il pubblico più giovane, costituito [...] Eleuteri-Serpieri; Porfiri (1984) e La Bionda (1987) di F. Saudelli; Stella Noris (1984) di R. Baldazzini e L. Canossa; Dylan Dog (1986) , 1979, con R. Barriero); M. Sommer (Polux,1978; Frank Cappa, 1981); E. Bilal (Exterminateur 17, 1979, con J ...
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Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] e Virginia si sposarono nel 1926 a Palazzolo dello Stella, dove vivevano. Virginia insegnava nella locale scuola elementare mentre moderno, il Solomon Guggenheim Museum di New York, di Frank Lloyid Wright. Per l'allestimento della mostra The italian ...
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urbanistica
Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: [...] ideali, caratterizzate da schemi rigidamente geometrici (a stella, esagonali, ottagonali). Questi progetti, anche se dell’esistenza umana: lavorare, abitare, divertirsi. Di contro, Frank L. Wright immaginò una città diffusa nel territorio, chiamata ...
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ASTROLABIO
F. Noci
Strumento, generalmente realizzato in metallo (bronzo, rame o ottone), che permette di misurare l'altezza delle stelle, della luna o del sole sull'orizzonte e di determinare relazioni [...] radius, regula); l'altezza del sole o di una stella presa con l'aiuto dell'alidada si legge direttamente sul s.v. Asṭurlāb, in Enc. Islam, I, 1911, pp. 508-510; J. Frank, Zur Geschichte des Astrolabs, Erlangen 1920; C.A. Nallino, s.v. Astrolabio, in ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] di Tanit" acquista talvolta aspetto antropomorfo.
Bibl.: K. Frank, Bilder und Symbole babylonisch-assyrischer Götter, Lipsia 1906; E. lo distinguevano dai suoi compagni sernidei, i Dioscuri con le stelle, i copricapi e i cavalli e da Argo dai molti ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] talvolta dal leone e sempre dal suo simbolo astrale, la stella a otto punte, derivato dalla rosetta che nel 3000 a sur les textes concernant Istar-Astarté, Parigi 1921; K. Frank, Bilder und Symbole babylonisch-assyrischer Götter, Lipsia 1906, pp. ...
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SHAMASH (sumerico Utu, Babbar "splendente"; accadico Shamash "sole")
A. Bisi
Nome dato dai Semiti di Mesopotamia alla divinità solare che i Sumeri chiamavano Utu o Babbar.
S. è detto figlio di Sin (v.) [...] emblemi di S. sono il disco solare con nell'interno una stella a quattro punte, da cui si dipartono fasci di raggi, e in Roscher, IV, 1909-15, c. 533-558, s. v.; K. Frank, Bilder und Symbolae babylonisch-assyrischer Götter, Lipsia 1906, pp. 15-17; A. ...
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