GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] non ha nulla a che fare col nome del colore rosa, ma rispecchia una forma preromanza che vive nei dialetti franco-provenzali sotto le forme ruise, ruiza, reuse, rosa col senso di "ghiacciaio"" (C. Tagliavini, voce Neolatine, lingue, in Enc. Italiana ...
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Gruppo di dialetti parlati nel bacino medio del Rodano, e cioè in parte del Lionese e del Delfinato, nella Savoia, nella Svizzera romanda, nella Valle d’Aosta e in Val Soana, che presentano caratteri intermedi [...] il francese, al passaggio di a tonica dopo palatale a ie (jugier che è il lat. iudicāre), ma d’altra parte, come il provenzale, conservano inalterata la a tonica che non segua a palatale (portar che è il lat. portāre). I dialetti f. sono sempre più ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] romanzo, e cioè il catalano, affine alle parlate provenzali, e il basco, lingua non indoeuropea dei Pirenei a stento si fa luce un’autentica commedia di successo, una poesia francamente ispirata; e tuttavia si rintracciano qua e là i segni di un ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] al dominio di Filippo IV la C. si dette alla Francia (1640-52) e appoggiò Carlo d’Austria contro Filippo V del 13° una scuola poetica propria, anche se di lingua e ispirazione provenzale (G. de Berguedà, Cerverí de Girona, Uc de Mataplana, R. ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] la prima davvero scientifica. Vi entrano fra l’altro le aree che lo stesso Ascoli aveva individuato e definito, cioè la franco-provenzale e la ladina, in aggiunta a quelle già note. Ad Ascoli si deve la formulazione dei concetti di ➔ isoglossa e di ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] , dai Fiori di filosafi, «Stazio fue gran poeta e fue di Francia e fece due grandi libri», dove l’origine di Stazio e i due di un poeta che guarda da un lato ai siciliani e ai provenzali, dall’altro alla lezione stilistica dei latini. Per es. nella ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] nel 1901, con una dissertazione su un corpulento poema franco-veneto conservato da un manoscritto estense, La guerra d' (Dresda), conferma della preparazione raggiunta nel dominio degli studi provenzali, e un libro su La Biblioteca Estense e la ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] Pio Rajna, ma notevole per la conoscenza diretta di poemi franco-veneti ancora inediti, come l'Entrée d'Espagne e la "neolatinista" a D'Ancona, da Gaston Paris al Mussafia al provenzalista cui fu più legato da lunga consuetudine e amicizia, Emil Levy ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] in Toscana), Costantini, Fabbri (metà in Emilia-Romagna), Ferretti, Franchi, Galli, Gatti, Giorgi, Giovannini, Giusti (più della metà classiche (come Achille, Ottaviano), francesi e provenzali (come Lancillotto).
Un secondo gruppo è formato ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] ceppo latino, alcuni vocaboli gotici, longobardi, greci, tedeschi e provenzali. Lo scopo che si propone è quello di venire "in in Italia, Catanzaro 1926, pp. 147-53; M. C. Di Franco Lilli, La biblioteca manoscritta di C. C., Città del Vaticano 1970; ...
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franco-provenzale
agg. – In linguistica, dialetti o parlate f.-p. (o, come s. m. solo al sing., il francoprovenzale), gruppo di dialetti parlati nel bacino medio del Rodano, e cioè in parte del Lionese e del Delfinato, nella Savoia, nella...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...