- Le origini della poesia cavalleresca ci portano a quel tipo di poesia che, nata in Francia nel periodo della seconda rinascenza medievale, dopo il risorgimento carolino, si diffuse oltre le Alpi e i [...] ), di cui ci è pervenuto un solo breve frammento, che costituisce il più antico testo, che noi si abbia, in franco-provenzale. Alberico aveva attinto a un'epitome dei fatti di Alessandro messa insieme nel sec. IX e derivata dalla versione di Giulio ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] . iii, Tubinga 1989, pp. 733-42.
Per la difesa della sua "scoverta", cfr. G. I. Ascoli, P. Meyer e il franco-provenzale, in Archivio Glottologico Italiano, 2 (1876), pp. 385-95; e anche N. Maccarrone, Il concetto dei dialetti e l'''Italia dialettale ...
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LINGUAGGIO
Giulio Bertoni
. La linguistica (v.) non si è sottratta, com'è naturale, al destino di tutte le scienze. In questi ultimi decenni alcuni problemi sono tramontati, altri sono sorti all'orizzonte. [...] mo' di croce, la morte? Chi denominò, la prima volta, argentella la lucertola nell'Emilia? Chi chiamò dapprima in franco-provenzale martí (martello) il dente molare? Chi disse la scintilla strega in Lombardia e in Emilia, lúcciola nell'Umbria e nelle ...
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MERLO, Clemente
Glottologo, figlio del glottologo Pietro (v.), nacque a Napoli nel 1879. Allievo di C. Salvioni, si laureò a Pavia con una tesi di lessicologia comparata, su I nomi romanzi delle stagioni [...] Postille al Roman. etymol. Worterbuch di W. Meycr-Lübke, in Ann. Univ. Tosc., XI) e d'esposizione fonetica descrittiva (sul franco-provenzale di Valtournanche, in Rend. Ist. lomb., s. 2ª, XLIV, su dialetti laziali in Soc. filol. rom., su Sora, in Ann ...
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- Comune del Piemonte, in provincia di Torino, che prende il nome dal torrente omonimo, affluente del Pellice. Popolazione: 1400 abitanti. La valle d'Angrogna è una delle cosiddette Valli Valdesi, ed ebbe [...] da 6 frazioni, di cui la più popolosa è Serre (521 ab.). Nella parte più elevata della valle si parla un dialetto franco-provenzale. La valle dopo Serre si restringe in una gola di facile difesa e poi si allarga nel bacino di Pra del Torno (980 ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] tre gruppi dialettali: portoghese, spagnolo e catalano; area gallica, con tre gruppi di dialetti: francese, franco-provenzale e provenzale; area italiana, con i gruppi italiano centro-meridionale, sardo, italiano settentrionale e ladino; area daco ...
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minoranza ètnico-linguìstica Gruppo di cittadini che in uno Stato si distinguono dalla maggioranza per l'etnia e la lingua. In Italia sono state riconosciute (1999) come minoranze linguistiche storiche [...] quelle albanesi, catalane, tedesche, greche, slovene e croate e le popolazioni parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo.
Più avanti prenderemo in considerazione, insieme ad alcune ...
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Le minoranze linguistiche
Tullio Telmon
Teoria e pratica della minoranza linguistica
Il fatto stesso che la parola minoranza sia costruita sul comparativo ‘minore’ le conferisce un ineliminabile alone [...] storia…
Dunque, dietro all’etichetta ‘piemontese’ c’è qualcosa di ambiguo; e che cosa si celi dietro all’etichetta ‘franco-provenzale’ (che peraltro già all’epoca della promulgazione della l. nr. 26 veniva da tempo scritto senza trattino, sia in ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] in varie regioni: le percentuali più significative sono quelle dell’albanese in Molise (11%), Basilicata (6,3%), Calabria (2,2%), del franco-provenzale in Valle d’Aosta (17,7%), del ladino in Trentino-Alto Adige (7,7%, con una punta del 12% a Bolzano ...
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franco-provenzale
agg. – In linguistica, dialetti o parlate f.-p. (o, come s. m. solo al sing., il francoprovenzale), gruppo di dialetti parlati nel bacino medio del Rodano, e cioè in parte del Lionese e del Delfinato, nella Savoia, nella...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...