La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] portato in passato a individuare l’area d’origine delle parlate gallo-italiche nella Sicilia in punti diversi del Settentrione, di volta in Bianchi, Patricia, De Blasi, Nicola & Fanciullo, Franco (2002), La Basilicata, in Cortelazzo et al. 2002, ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] del 4° sec. le due province furono occupate dai Germani, che nel 406 dilagarono in Gallia e in Spagna. I Franchi, dominatori della Gallia, intervennero poi nella vita politica della G., instaurando con Clodoveo il loro dominio politico sugli Alamanni ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] : P. Godet; P. Seippel; L. Dumur, cofondatore del Mercure de France; E. Gilliard, fondatore a Losanna, assieme al critico d’arte P. ; i rilievi degli apostoli e la porta di S. Gallo nella cattedrale di Basilea; i portali delle cattedrali di Coira ...
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Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per [...] epoca di commerci attraverso i porti (porto franco di Ancona nel primo Settecento), cui peraltro fu fondata Ancona da esuli siracusani; nello stesso periodo si insediarono i Galli Senoni, prevalentemente a N del fiume Esino (ager Gallicus). La regione ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] di vetri incisi (a cabochon e a reticolo), fabbricazione che persistette anche in periodo franco.
Religione
Ogni tentativo di ricostruzione della religione degli antichi Galli trova un limite nel fatto che i documenti risalgono per lo più all’età ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] totale degli occupati risultava del 15,8% in Italia, dell'11,3% in Francia, del 9,8% in Danimarca, del 7,3% in Germania, del 6, comportamento elettorale in Italia (1946-1963), a cura di G. Galli, Bologna 1968; L'Italia elettorale, a cura di A. ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] (v. oltre).
Sin dal titolo, il suo Saggio sui dialetti gallo-italici (1853) dichiara l'impegno antiquario "di rivelare quanto copiosi qu'on en peut former (c'est-à-dire le groupe franco-provençal) ne sauraient être parfaitement finis" (in Romania, 4 ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] (1525), pubblicato con il nome fittizio di Adriano Franci, in cui sono illustrati i due fenomeni della nel principio de le dizioni, come sarebbe cane, conto, cura, chino, gallo, gola, Ghinazano, Guglielmo, ne li quali non si truova aspiratione. L ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] girovaghi (➔ gergo), è tuttavia il Saggio sui dialetti gallo-italici, uscito nel 1853, con descrizioni dei vari le aree che lo stesso Ascoli aveva individuato e definito, cioè la franco-provenzale e la ladina, in aggiunta a quelle già note. Ad ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] del nesso -ct-, nelle due forme [i̯t] e [ʧ], è propria dei dialetti gallo-italici nord-occidentali: lig. [ˈlai̯te], piem. [ˈlai̯t], lomb. [ˈlaʧ] , il Mulino,vol. 1° (Introduzione).
Fanciullo, Franco (1996), Fra Oriente e Occidente. Per una storia ...
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franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...
gallo-romano
agg. – Periodo g.: il periodo della storia della Gallia corrispondente al dominio romano e all’età immediatamente successiva fino all’affermarsi, nel sec. 5°, della monarchia franca.